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Meno neve in Italia: le conseguenze della crisi climatica sullo sci

Scritto da vocealta

Sulle Alpi l’inverno scorso è caduto il 53% in meno della neve rispetto alla media storica. Con picchi, nell’ultima parte della stagione invernale, del -69%. Anche nel 2021-2022 vi sono stati importantissimi fenomeni di siccità durante tutto l’anno. Una delle conseguenze è che nevica sempre di meno, per pochi giorni ed a quote molto elevate.

In generale sulle Alpi l’incremento delle temperature sta accelerando. Se i ritmi rimarranno quelli attuali nel periodo 2011-2030 si arriverà ad un +1,5C° rispetto alle annate di riferimento degli anni precedenti.

La conseguenza più immediata di questo fenomeno è la sempre più breve durata del manto nevoso su tutto l’arco alpino. Inoltre le precipitazioni nevose che si accumulano e riescono a costruire riserve idriche per i mesi successivi sono sempre più rare.

Secondo gli studiosi, la situazione attuale diventerà la normalità nel giro di 80 anni. Entro il 2100 infatti, i giorni di innevamento sulle Alpi si dimezzeranno rispetto ai valori di inizio secolo. In particolare nel 2100, con un riscaldamento globale di 4C° si perderebbero 76 giorni di innevamento delle Alpi. Infine senza innevamento artificiale è previsto che il 53% delle stazioni sciistiche europee saranno ad alto rischio di fornitura di neve.

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