Una nuova tecnologia, sviluppata dall’Ospedale pediatrico di Roma “Bambino Gesù”, dimostra che vi è la stessa possibilità di guarigione per bambini affetti da leucemie infantili e tumori del sangue in seguito a un trapianto di midollo da donatore non compatibile. Una nuova tecnica di manipolazione cellulare ha reso possibile questo risultato. Il risultato della sperimentazione è stato pubblicato sulla rivista internazionale Blood. Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Medicina Trasfusionale al Bambino Gesù, e la sua equipe hanno messo a punto questa nuova tecnica che secondo gli esperti dell’ospedale pediatrico romano è "un'occasione di guarigione definitiva per centinaia di bimbi in Italia e nel mondo". Questo metodo verrà applicato quando non sarà possibile trovare alcun donatore completamente compatibile: la tecnica, infatti, permetterà il trapianto di midollo da uno dei due genitori con percentuali di guarigione pressoché identiche a quelle ottenute utilizzando un donatore perfettamente idoneo. La procedura è stata applicata su 80 pazienti, con leucemie acute resistenti ai trattamenti o con ricadute dopo i convenzionali trattamenti chemioterapici e i risultati si sono rivelati sorprendeti: il tasso di mortalità in seguito al trapianto è molto basso, pari al 5%, quello di ricaduta di malattia è del 24% e la probabilità di guarigione definitiva è superiore al 70%.