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L’equo compenso a rilento, i passi avanti dall’entrata in vigore della legge sono ben pochi

Scritto da vocealta

Da quando, il 20 maggio 2023, ormai più di 4 mesi fa, è entrata in vigore la legge 49/2023 sono stati ben pochi i progressi nella messa in atto delle suddetta. La legge dovrebbe garantire un equo compenso ai professionisti in rapporto con committenti forti e pubblica amministrazione. L’unica reale modica avvenuta la possiamo trovare nel codice deontologico degli ingegneri che è stato aggiornato inserendo le indicazioni della legge. Le scadenze da dover rispettare sono alquanto strette come la prima scadenza ormai passata del 19 luglio che prevedeva di adottare gli “equi compensi” anche per le professioni associative.

Rinviato anche il primo incontro tra le associazioni datoriali ovvero Abi, Confindustria, Assomine, Ania e Confcooperative con il Ministero della Giustizia e il Consiglio nazionale dei commercialisti. Questo incontro, come tema principale, prevedeva la disinnescazione della mina dei maxicompensi verso i sindaci e i revisori delle grandi società. Fermi anche i professionisti tecnici per chiarire se è in corso un ribasso tariffario per le gare di progettazione.

I punti che teoricamente andranno modificati rimangono: I compensi nelle società, le indicazioni per gli avvocati, i codici deontologici, i parametri per i non ordinistici, e le gare con la Pa.

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