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La rassegna stampa di SPIN (09-07-2015)

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Scritto da vocealta

rassegnaDiverse notizie occupano oggi le prime pagine. Il caso Grecia è affrontano nella sua evoluzione: Europa e America sono divise sul da farsi e Obama preme per tagliare il debito di Atene. Tsipras all’europarlamento ha promesso riforme su pensioni e fisco. Il rischio che una bolla speculativa contagi l’economia mondiale ha affossato ieri le Borse asiatiche. E ancora, Wall Stret, ferma per ore, bloccati i voli della United: timori di attacco hacker. Venendo alla Penisola, da segnalare la condanna in primo grado per Berlusconi per un reato che si prescrive a novembre: “Pagò un senatore (De Gregorio) per far cadere Prodi”. Terremoto a palazzo Madama: il senatore Azzollini (Ncd) si è dimesso dalla commissione Bilancio poco prima che la Giunta per le immunità ne autorizzasse l’arresto ai domiciliari. Si avvicina la prova dell’aula e intanto scendono a 13 i voti di scarto della maggioranza al Senato. Tromba d’aria devasta le ville venete: un morto e trenta feriti.

Grecia

Marco Zatterin su La Stampa racconta la giornata di Tsipras in Europa: “Noi greci siamo le cavie del rigore”. Promesse, attacchi, fischi e applausi. Uno show.

Tre segnalazioni dal Foglio. Visioni opposte tra Giuliano Ferrara e Paolo Cirino Pomicino a proposito del ruolo di Tsipras, del referendum greco e della prospettiva di un’Europa dei popoli. Avverte entrambi Piercamillo Falasca in un bel contributo: “più spesa pubblica in cambio di pace sociale crea dipendenza, tsiprioti, ricordate la storia italiana”. Sul Corsera, Danilo Taino affronta il tema Grexit – perché sì e perché no – sulla base delle prospettive francese e tedesca.

D’Alema parla con Fabio Martini su La Stampa e osserva: “Fare fallire la Grecia non è nel nostro interesse”.

Economia

Sul campo la proposta di Boeri (Inps): pensionamento flessibile e contributo di solidarietà. Enrico Marro ne scrive sul Corriere. Il ministro Poletti: “proposte utili ma deciderà il governo”.

Esteri

Un muro antijihadisti lungo 168 kilometri sarà costruito entro il 2016 tra Tunisia e Libia. Ne dà notizia il Corriere.

Massimo Franco racconta del dilemma degli 007 statunitensi che si allenano in Vaticano per il viaggio di settembre negli Usa del Santo Padre.

Sul Giornale, a firma Cinzia Meoni: “La bolla asiatica fa paura: vale 15 volte il Pil greco. Pechino in meno di un mese ha bruciato 3500 miliardi di dollari. C’è chi teme l’effetto domino e un nuovo 1929 e chi minimizza. A essere travolti, milioni di investitori attratti dai facili guadagni”. Nelle stesse pagine, interessante Roberto Fabbri: “Le Cine sono due e si sfidano ancora”. Taiwan rifiuta il ruolo di ‘provincia ribelle’.

Caso Berlusconi

Tommaso Labate dà voce al condannato – “è una sentenza politica, non mi fermano” – e poi all’accusatore, De Gregorio: “è vero, sono reo confesso, però io ho chiesto scusa”. Filippo Facci osserva su Libero: “ma i parlamentari non agivano senza vincolo di mandato secondo il dettato costituzionale?”. Caustico Romano Prodi nell’intervista concessa a Tommaso Ciriaco per Repubblica: “Sarei ancora premier, non capisco perché andrà in prescrizione”. Amedeo La Mattina vede il leader di FI sempre più debole: “E Salvini scala il centro destra”. Anche Fabrizio De Feo sul Giornale tratta la questione.

Caso Azzollini

Ne scrivono tra gli altri Liana Milella su Repubblica e Massimo Malpica sul Giornale: “Stefano, che guida la giunta ha escluso il fumus persecutionis”.

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