I rapporti tra l'Italia e la Francia si fanno sempre più tesi, al punto che il governo francese ha deciso di richiamare l'Ambasciatore a Roma, Christian Masset, per consultazioni. Il ministero degli Esteri francesi motiva la decisione con «gli attacchi senza precedenti arrivati dal governo italiano». Negli ultimi mesi sono stati molti i motivi di contrasto tra i due Paesi: innanzitutto l'immigrazione, con i numerosi blocchi della polizia francese al confine di Ventimiglia, dove i migranti che dall'Italia cercavano di arrivare in Francia venivano respinti. Poi la situazione sulla Libia: la Francia voleva elezioni entro lo scorso dicembre, l'Italia non voleva invece correre troppo sperando di arrivare prima a un'intesa tra le parti in causa, e ancora l'Alta Velocità, l'Italia ha infatti appena consegnato i risultati della valutazione costi-benefici all'Ambasciatore francese per la Tav Torino-Lione: una parte del governo italiano è contrario al proseguimento dei lavori, i francesi sono da sempre favorevoli. Infine la questione dei cosiddetti 'gilet gialli' che da settimane manifestano contro il governo francese e che hanno appena ricevuto il sostegno del Movimento 5 Stelle.
Secondo il ministero degli Esteri francese «le ultime ingerenze sono una provocazione ulteriore e inaccettabile, violano il rispetto dovuto all'elezione democratica fatta da un popolo amichevole e alleato e il rispetto che i governi democratici e liberamente eletti si devono reciprocamente. Per diversi mesi la Francia è stata oggetto di ripetute accuse, attacchi infondati e pretese assurde».
Di seguito il comunicato del ministero degli Esteri francese in merito alla decisione di richiamare per consultazioni l'ambasciatore di Francia in Italia: «La Francia e l'Italia sono unite da una storia comune; condividono un destino. Insieme hanno costruito l'Europa e agito per la pace. La Francia e' profondamente legata a questa relazione di amicizia che alimenta cooperazioni in tutti i settori e la vicinanza tra i nostri popoli. L'amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le sfide che abbiamo davanti nel XXI secolo. La Francia è stata, da diversi mesi, oggetto di accuse ripetute, di attacchi senza fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che tutti conoscono e hanno presente. Questo non ha precedenti dalla fine della guerra. Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazione a fini elettorali è un'altra. Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro i governi democraticamente e liberamente eletti. La campagna per le elezioni europee non può giustificare la mancanza di rispetto di un popolo o della sua democrazia. Tutte queste azioni creano una situazione grave e pongono domande sulle intenzioni del governo italiano nei confronti della sua relazione con la Francia. Alla luce di questa situazione senza precedenti, il governo francese ha deciso di richiamare l'ambasciatore di Francia in Italia per consultazioni. La Francia invita l'Italia ad agire per ritrovare la relazione di amicizia e di rispetto reciproco all'altezza della nostra Storia e del nostro destino comune».