La Corea del Nord ha avviato lo smantellamento del sito missilistico nucleare di Punggye-ri ancora prima della cerimonia ufficiale di chiusura tra il 23 e il 25 maggio. Lo affermano fonti militari di Seul che si basano su delle foto satellitari risalenti al 7 maggio scorso.
Alla cerimonia pubblica, di cui non si sa ancora il giorno esatto a causa di possibili problemi metereologici, saranno presenti esperti e media internazionali. Poche settimane dopo avrà luogo a Singapore lo storico incontro tra i due leader, Donald Trump e Kim Jong-un.
Non passa giorno che Pyongyang non faccia passi avanti per dimostrare la sua volontà di aprirsi alla comunità internazionale, dimostrando la volontà ferrea di denuclearizzarsi per negoziare nuovi accordi di pace e limitare le sanzioni economiche.
Il Ministero degli Esteri coreano ha confermato la notizia dello smantellamento del sito di Punggye-ri in una nota all’agenzia di stampa del governo, Kcna. Sarà probabilmente una cerimonia spettacolare organizzata ad uso e consumo dei media internazionali. Saranno invitati giornalisti provenienti dalla Corea del Sud, Cina, Usa, Russia e Gran Bretagna.
Durante la cerimonia, che si terrà nella zona del monte Mantap, saranno distrutti tutti i tunnel che, dal 2006 al 2017, hanno visto ben sei test nucleari con l’ultimo di questi che ha danneggiato, probabilmente, irrimediabilmente il fianco della montagna. Saranno, inoltre, smantellati i siti e le strutture finalizzate all’osservazione delle esplosioni e quelle per la ricerca sul nucleare. Il sito di Punggye-ri non dovrebbe essere l’unico sito nucleare in mano a Kim perché, secondo le fonti in mano agli 007 americani e sudcoreani, ci sarebbero quindici siti nucleari tra cui due reattori e tre centrali energetiche concentrati nella zona dello Yongbyon, cuore nucleare nella provincia di North Pyongan, non lontano dalla capitale.
La notizia del disarmo nucleare era stata annunciata da Kim durante lo storico incontro con il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in del 29 aprile scorso. Dagli Stati Uniti arrivano segnali di fiducia testimoniati dalla missione di pace di Mike Pompeo, Segretario di Stato dell’amministrazione Trump, a Pyongyang. Lo stesso Pompeo auspica la possibilità che la Corea del Nord passi da ‹‹Stato Canaglia›› a partner fondamentale degli Stati Uniti. Durante il lungo colloquio con Kim, il capo della diplomazia americana ha dato la sua disponibilità ad aiutare l’economia Coreana, in ginocchio dopo anni di isolamento e sanzioni, in cambio di un totale e comprovato smantellamento nucleare da parte di quest’ultima.