Una riunione all'hotel Metropole di Mosca. Sei uomini presenti: tre russi e tre italiani. Tra questi ultimi uno dei collaboratori del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: Gianluca Savoini. Oggetto dell'incontro: la possibilità di far arrivare milioni di fondi russi al partito guidato da Salvini. Questo il quadro che secondo Buzzfeed emerge da registrazioni audio realizzate durante la riunione, delle quali il sito usa pubblica una trascrizione. La riunione risale allo scorso ottobre e i sei uomini, nell'appuntamento presso l'iconico hotel di Mosca, formalmente sono lì per fare un accordo petrolifero. Ma nella trascrizione della registrazione si sentirebbero, secondo BuzzFeed, trattative per un accordo per convogliare decine di milioni di dollari dal petrolio russo alla Lega. In un frammento audio pubblicato dal sito americano, si sente una voce attribuita a Savoini che dice in inglese: «Noi vogliamo cambiare l'Europa. Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia, come era prima, perché noi vogliamo la nostra sovranità». Le trascrizioni mostrano la parte russa particolarmente entusiasta di Salvini, che viene definito come il "Trump europeo". Lo stesso Salvini, che non era alla riunione, il giorno prima aveva incontrato il vicepremier russo Dmitry Kozak e Vladimir Pligin di Russia unita, il partito di Putin. Non è chiaro a BuzzFeed se i negoziati del Metropol abbiano davvero portato a un accordo. Ma, secondo il sito americano, si tratta della prima prova concreta che la Russia ha almeno tentato di finanziare movimenti populisti e di estrema destra in Europa.
«Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di wodka di finanziamento dalla Russia». Così Matteo Salvini, vice premier e leader della Lega, in risposta all'ultima inchiesta giornalistica sui presunti finanziamenti di Mosca al suo partito.
Intanto Pd ha chiesto "formalmente" la convocazione in aula alla Camera del vicepremier Matteo Salvini, alla luce della pubblicazione di Buzzfeed dei contenuti di presunti registrazioni di colloqui tenuti a Mosca lo scorso 18 ottobre tra gli emissari di Salvini ed esponenti russi. «Non sappiamo – ha chiesto la convocazione di Salvini in aula alla Camera Emanuele Fiano suscitando le proteste dei deputati del Carroccio se siano veri. E non sta a noi valutarne i rilevi che spettano alla magistratura. Chiediamo però che il ministro Salvini chiarisca in Parlamento perché se veri raffigurano gravi condizionamenti sulla politica del nostro Paese». «Il plenipotenziario di Salvini per gli affari con Mosca – ha dichiarato la vicesegretaria del Pd Paola De Micheli- è stato pizzicato a trafficare con i russi per ottenere finanziamenti per il suo partito e per influenzare il nostro voto? Caro Salvini vai a Mosca ma prima vieni a spiegare in Parlamento. Altro che prima gli italiani. Prima i russi».