“Le riforme istituzionali in corso devono essere completate con un contemporaneo intervento sui partiti e sulle modalità di selezione della classe politica, dalle cui disfunzioni in massima parte dipende la crisi del sistema”. LO ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso intervenendo alla inaugurazione del Master in Parlamento e Politiche Pubbliche della School of Government – Luiss Guido Carli a Palazzo Giustiniani. “La vera sfida futura è nella ricerca di una nuova dimensione etica della politica, basata sulla riscoperta del mandato rappresentativo come servizio alla collettività – ha aggiunto la seconda carica dello Stato -: un mandato che è libero soltanto se sa superare la ricerca del favore mediatico popolare e incarnare il senso vero e profondo della democrazia. Il primo strumento per questo rinnovamento è il ripensamento del ruolo dei partiti e la loro regolamentazione interna, secondo il parametro del “metodo democratico” richiamato dall’articolo 49 della Costituzione, ancora inattuato”. “La prospettiva della riforma costituzionale non riguarda solo il Senato, ma il Parlamento visto complessivamente – ha proseguito Grasso -. Il superamento del bicameralismo paritario deve essere quindi interpretato come modo per sperimentare nuove forme di esercizio della funzione rappresentativa, caratterizzate da un migliore raccordo con i territori e un’efficace proiezione nella dimensione europea. A quest’ultimo proposito è importante che, anche attraverso un’attenta riforma dei regolamenti parlamentari, il Parlamento si esprima ad una sola voce per fare valere gli interessi nazionali nel dialogo con il Parlamento europeo, le altre istituzioni dell’Unione, e le assemblee nazionali”.