Le terapie digitali e la riduzione delle barriere tra uomo e macchina sono le strade maestre per migliorare i servizi legati alla salute, in un contesto dove l’allungamento delle aspettative di vita a sua volta rivoluziona l’idea dell’assistenza sanitaria, sempre più cardine nel rapporto tra paziente e cura.
Un primo elemento fondamentale è l’impiego della robotica e dell’intelligenza artificiale, una condizione che ha permesso a numerose aziende di fare ricerca ed investire su strumenti utili a raggiungere risultati chirurgici mia visti prima. L’intelligenza artificiale permette ora agli infermieri di selezionare e destinare trattamenti personalizzati per le esigenze di ogni paziente, avvalendosi della nuova robot-terapia.
Dagli screening personalizzati alle terapie digitali, dai trattamenti delle ferite ai nuovi farmaci, dalle cure in remoto allo studio delle malattie, sono moltissime le possibilità che si aprono per il futuro verso il 2030 e il connubio tra “digital health” e “tech revolution” permetterà a tutti i personaggi del settore di ridisegnare i processi di produzione ed erogazione di servizi e le modalità di fruizione della salute per i suoi utenti, come sostiene Roberto Ascione, CEO di Healthware Group e autore del libro “Il Futuro della Salute”.
Ad esempio i magnati Bill Gates e Jeff Bezos risultano tra i promotori del progetto Grail, un servizio che punta su un sistema di rilevamento precoce dei sintomi del cancro, oltre all’app per smartphone Mindstrong Health per la prevenzione della depressione o la Theal Therapy contro il diabete tramite laser.
Obbiettivo fondamentale sarà la cura a distanza, dove Bill Gates sta puntando con l’arrivo di smartwatch con tecnologia ECG (che permette di effettuare un elettrocardiogramma in autonomia), abbinando la comodità di un dispositivo indossabile con la precisione di un dispositivo medico. Ovviamente un sistema di innovazioni che porterà benefici anche alle stesse aziende che punteranno sul settore e profitti.