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Da Varsavia confusione sulla possibile consegna dei Mig all’Ucraina

Scritto da vocealta

Il governo della Polonia, nella serata di martedì, ha annunciato una triangolazione che avrebbe consentito la consegna di caccia Mig all’Ucraina, passando dalla base Nato di Ramstein, in Germania. L’operazione però non era stata concordata con gli Stati Uniti, che hanno prontamente smentito tutto.

L’Amministrazione Biden è stata colta di sorpresa dalle dichiarazioni arrivate da Varsavia, che hanno annunciato la notizia come fosse un accordo già perfezionato per un’opzione che gli americani ritenevano una mera ipotesi ancora da studiare.

In sostanza i polacchi hanno dichiarato apertamente al mondo di essere pronti a consegnare tutti i 28 Mig-29, di fabbricazione sovietica, della loro flotta alla base americana di Ramstein in Germania. Da lì i caccia sarebbero poi stati inviati in Ucraina, dove avrebbero trovato piloti in grado di manovrarli senza bisogno di addestramento. In cambio la Polonia avrebbe ricevuto i moderni F-16 dagli Stati Uniti.

La notizia dalla Polonia ha raggiunto l’America poco dopo il discorso di Biden alla Nazione, nel quale spiegava le ragioni dell’embargo petrolifero russo. Il presidente americano aveva concluso il suo intervento assicurando che gli Usa avrebbero fatto il possibile per aiutare militarmente la resistenza di Kiev. Dunque, in un primo momento, il lancio di agenzia della Polonia è sembrato essere la concretizzazione delle parole di Biden. La prima far vacillare la certezza è stata Victoria Nuland, del Dipartimento di Stato, la quale uscendo da un’audizione al Congresso, ha reagito con stupore: «Su questo tema non abbiamo ancora deciso nulla, ci sono opinioni discordanti tra di noi».

Poco dopo il Pentagono ha risposto ai dubbi con una nota in cui si legge: «Spetta al governo polacco decidere se trasferire o no i suoi aerei all’Ucraina», precisando che l’ipotesi di una possibile triangolazione degli aerei, Polonia-Ramstein-Ucraina, «suscita serie preoccupazioni per l’intera alleanza Nato – di conseguenza – non crediamo che la proposta della Polonia possa reggere».

Volodymyr Zelensky e il suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, da giorni stanno premendo sulla Nato chiedendo la sorveglianza dei cieli dell’Ucraina attraverso la “no-fly zone”. L’alternativa messa in campo dal governo ucraino è la richiesta all’Alleanza atlantica di fornire solo gli aerei.

La reazione di Victoria Nuland e il comunicato del Pentagono hanno confermato lo scetticismo degli americani in relazione al possibile coinvolgimento della Polonia nell’invio dei caccia all’Ucraina. L’impressione dei giorni scorsi secondo cui il governo americano sarebbe stato favorevole all’operazione, nonostante stesse studiando i problemi che ne sarebbero derivati, deve essere corretta. Ci sono riserve politice, oltre che pesanti conseguenze economiche e sociali da considerare. La posizione del governo Biden si è dimostrata essere più prudente di quello che si è pensato, gli Usa vogliono evitare di innescare un conflitto armato che coinvolgerebbe tutto il Mondo. Restano d’accordo per l’invi0 di armi, missili anti-carro, munizioni.

La questione degli aerei rimane aperta e di massima urgenza, ne discuteranno la vice presidente Usa, Kamala Harris, Andrzej Duda e Mateusz Morawicki, presidente e primo ministro della Polonia, durante l’incontro in programma a Varsavia per giovedì 10 marzo.

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