Le previsioni della Banca d’Italia e Prometeia, che inizialmente avevano indicato una crescita “contenuta” dello 0,1% nel primo trimestre dell’anno per il Pil italiano, sono state smentite dalla stima preliminare dell’Istat del 30 aprile. La crescita dell’economia italiana è stata fissata a un luminoso +0,3%.
Nel confronto con gli altri paesi del G7, l’Italia si è posizionata tra le economie più dinamiche, invertendo le statistiche che costantemente rilegavano la Penisola a fanalino di coda. Il Bel Paese si posiziona davanti a Germania e Francia (+0,2%) e si avvicina alla stima trimestrale preliminare degli Stati Uniti (+0,4%).
Il miglioramento è attribuibile anche alle misure economiche adottate negli anni precedenti alla pandemia, come il Piano Industria 4.0, e al graduale recupero del potere d’acquisto delle famiglie, non ancora pienamente considerato dai modelli econometrici.
Negli ultimi tre trimestri il Pil italiano ha registrato una crescita cumulativa dello 0,8% rispetto al secondo trimestre del 2023, mentre quello francese è cresciuto solo della metà, e quello tedesco è diminuito dello 0,2%. Solo gli Stati Uniti e, in parte, il Canada stanno crescendo a un ritmo più veloce dell’Italia nel G7.
Anche il confronto con la Spagna rivela un’evoluzione significativa: sebbene la Spagna mostri una crescita notevole nel primo trimestre del 2024 (+0,7%), è importante considerare che la penisola Iberica sta ancora recuperando il terreno perso durante la pandemia.
Inoltre, l’Italia ha superato la Francia non solo in termini di crescita economica, ma anche nella crescita reale della produttività del lavoro nell’industria manifatturiera e sul fronte del tasso di disoccupazione. In quest’ultimo ambito dopo anni in cui la Francia aveva un tasso di disoccupazione inferiore, negli ultimi cinque mesi la situazione si è invertita. L’Italia ha registrato un tasso di disoccupazione del 7,2% a marzo 2024, inferiore di un decimale a quello francese.
