Ambiente

Corrado Clini a San Pietroburgo per un convegno internazionale sull’ambiente

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Nella giornata odierna Corrado Clini, già ministro dell'Ambiente durante il governo Monti, ha partecipato alla conferenza "Nuove tecnologie per l'estrazione al largo di petrolio e gas per la protezione dell'ambiente marino nel Mar Baltico", organizzata dalla Camera di Commercio e dell'Industria di San Pietroburgo. All'importante convegno internazionale hanno preso parte rappresentanti delle Autorità della Russia e dell'Agenzia delle Nazioni Unite UNDP, la LUKOIL, il presidente della commissione Ambiente del Parlamento europeo La Via ed esperti delle università russe.
Nel corso del suo intervento Corrado Clini ha riconosciuto il valore del progetto della Lukoil “Zero Discharge – Clean Sea”, che rappresenta un importante passo avanti per lo sviluppo e la “disseminazione” di tecnologie innovative non solo nel contesto delle attività estrattive nel mar Baltico, ma anche nelle altre aree sensibili dell’Oceano Artico, del Mar Caspio, del Mediterraneo. L'importanza delle misure di prevenzione per la protezione della biodiversità marina è cruciale, Clini ha per questo ricordato l’obiettivo della Convenzione Helcom per il  Mar Baltico che limita in modo drastico l’impiego di prodotti chimici impiegati per l’estrazione di olio e gas. Nel mare del Nord inoltre vi è il problema dei "birdstrikes", un'emergenza provocata dall'impatto dell'illuminazione delle piattaforme di estrazione sugli uccelli migratori. L'ex ministro dell'Ambiente infine ha richiamato l'attenzione sull'inquinamento provocato dal cosiddetto "gas flared", ovvero dal gas associato dall'estrazione di olio che viene bruciato in atmosfera. Clini ha sollecitato un maggiore impegno per il recupero del gas, anche considerando che la Russia, secondo i dati rilasciati dalla "Global Gas Flaring Reduction Partnership" della Banca Mondiale, nel 2015 ha bruciato in atmosfera 21 milardi di metri cubi di gas naturale. Una cifra spaventosa se si considerano le conseguenze del gas flared: da un lato "black carbon", la polvere scura che si deposita sui ghiacci e ne accellera lo scioglimento e dall'altro è un importante gas ad effetto serra.

 

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