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Bruxelles: multe per chi non si mette in regola con le case “green”

Scritto da vocealta

Il nuovo progetto di Bruxelles è sanzionare le famiglie italiane che non rispettano la direttiva sull’adeguamento energetico imposto sulle abitazioni. Dunque non solo una svalutazione del proprio immobile dovuta alla questione “green”, ma anche una sanzione proporzionata e dissuasiva a carico degli italiani.

La questione, in linea con quanto deciso martedi, verrà discusso il 12 ottobre nell’ambito del terzo Trilogo, ovvero il negoziato sulla direttiva relativa alle case green compiuto da Parlamento, Consiglio e Commissione, che porterà tale norma nell’ultima fase del processo legislativo. Questa decisione arriva in seguito all’approvazione a marzo scorso di una direttiva in cui il riferimento alle sanzioni era stato cancellato.

Nella bozza che verrà discussa la settimana prossima, l’articolo 31 prevede che gli Stati membri stabiliscono le norme sulle sanzioni applicabili alle violazioni delle disposizioni nazionali, adottate in forza della direttiva e adottano tutte le misure necessarie all’attuazione, attraverso sanzioni che devono essere effettive, proporzionate e dissuasive.

In generale la norma stabilisce che tutti gli edifici, sia in costruzione che già esistenti, siano ad alta efficienza energetica per ridurre l’energia utilizzata. Questo si dovrà realizzare portando tutti gli edifici a una classe energetica almeno E entro il 2030 ed entro la D entro il 2033. Chi non lo farà incorrerà nelle sanzioni su menzionate. Inoltre dal 2030 non sarà più consentito vendere o affittare immobili che non sono in regola con la classe energetica prevista dalla direttiva in questione. Infine la norma europea prevede senza mezzi termini che il Parlamento italiano dovrà varare norme sanzionatorie contro chi non migliora la classe energetica della propria casa.

Se il negoziato del 12 ottobre accoglierà questa logica, subentrerà un problema per molti cittadini che non potranno far fronte ai costi dei lavori di efficientamento energetico. Proprietari di case con classi energetiche basse che già stanno vedendo perdere di valore i loro immobili, probabilmente in futuro faranno fatica sia a vendere che a comprare casa per i mutui “green” previsti dalla direttiva.

 

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