Nuovo decreto, ancora tutto da definire, in arrivo circa bonus e superbonus dell’edilizia.
L’obiettivo primario dell’intervento è di intervenire sulle truffe in atto su facciate (46%), eco-bonus (34%), bonus locazioni (9%), sisma-bonus (8%) e superbonus (3%), che potrebbero costare allo stato oltre 4 miliardi di euro. Secondo il ministro dell’economia Daniele Franco, il problema alla base è «caratterizzato da una mancanza di strumenti di verifica. Mancanza che ha fatto sì che questa moneta fiscale potesse circolare molto facilmente ma anche essere falsificata».
Una delle ipotesi in ballo per arginare i raggiri sarebbe quella di consentire agli imprenditori non più una singola cessione alla Banca per finanziare i lavoratori, ma 2 o 3 cessioni e «attribuire un codice a ogni operazione».
Questo codice identificativo dovrebbe permettere all’Agenzia dell’Entrate di identificare immediatamente il primo titolare del credito in caso di movimenti sospetti. Infatti, uno dei trucchi più utilizzati dai truffatori risulta essere la cessione a ripetizione dei crediti fiscali a più soggetti. Il Presidente del Consiglio Draghi ha commentato osservando che «su un depliant delle Poste c’è scritto che non è necessario fare nessuna documentazione, che è sufficiente verificare di essere titolari del credito. Se ci troviamo in questa situazione è perché si è voluto costruire una sistema con pochissimi controlli».
Il primo intervento con il dl Sostegni aveva di fatto bloccato questo meccanismo ma rendendo contemporaneamente meno appetibili i bonus. Per questo motivo si sta pensando ad un nuovo provvedimento ad hoc, anche se non è esclusa l’ipotesi di decreto Sostegni ter in sede di conversione.