L’Italia è senza dubbio un’aria estremamente sensibile al cambiamento climatico. Per la sua vulnerabilità è stata inserita negli hotspot più importanti ed esposti a livelli mondiale.
A tal proposito è stato redatto il PNACC ovvero il Piano Nazionale Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Reso necessario per l’aumento di fenomeni naturali quali alluvioni, ondate di calore, frane e siccità che solo nell’ultimo anno ha provocato oltre 6 Miliardi in danni all’agricoltura italiana.
Il via libera al PNACC è arrivato dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 434. Oltre al PNACC, è stato redatto anche il database delle azioni di adattamento ovvero un catalogo degli interventi settoriali individuati dal gruppo multidisciplinare di esperti che ha collaborato alla elaborazione PNACC del 2018 con ben 361 misure tra misure nazionali e regionali.
Il database è suddiviso in:
- Green: siano interventi materiali identificati come soluzioni basate sulla natura
- Soft: non richiedono interventi strutturali e materiali diretti
- Grey: siano azioni materiali su impianti, materiali e tecnologie, infrastrutture o reti
