Con 201 voti a favore, 125 contrari e solo 5 astenuti è stato approvato il via libera della Camera alla fiducia del decreto legge giustizia. Al suo interno troviamo disposizioni in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonchè in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione e le norme sulle intercettazioni. Adesso manca solo l’approvazione del Senato che dovrebbe venire in tempi stretti.
Una norma molto importante riguarda le intercettazioni estendendo il loro utilizzo e creando un archivio centralizzato dove conservarle. Nello specifico ora posso essere utilizzate nelle indagini per reati, tentati o consumati, legati al traffico illecito di rifiuti, alle fattispecie aggravate dal metodo mafioso, ai sequestri di persona con finalità estorsive e al terrorismo. La norma si è resa necessaria dopo la sentenza 34895 della Cassazione del 2022 dove si è rischiato di rendere nullo le intercettazioni per delle questioni tecniche risolte nero su bianco in questa norma. Inoltre il Pm dovrà indicare quanto è stato speso per l’intercettazione.
A tutela degli indagati comunque, nel verbale di trascrizione delle intercettazioni non si potrà riportare dati considerati “irrilevanti” a fine dell’indagine. Invece le intercettazioni a strascico saranno limitati a casi molto gravi come terrorismo e mafia.
Inoltre sono aumentate le pene per gli incendiari ed eliminato alcune disposizioni al contrasto Covid risalente al periodo emergenziale.
