È da anni nota l’attenzione dell’azienda di Cupertino verso il benessere ed il controllo della salute tramite i propri prodotti. Già nel 2016 infatti, con il primo Apple Watch, introdusse il controllo continuo del battito cardiaco e dello stato del sonno, rendendo accessibili a tutti informazioni sulla salute tanto basilari quanto utili, ottenibili fino a quel momento solo tramite specifici macchinari clinici.
Con l’evento del 15 settembre scorso Apple ha ulteriormente alzato l’asticella del proprio wearable.
In primis migliorando l’accuratezza dell’ecocardiogramma, fondamentale per segnalare gravi patologie cardiache, effettuabile semplicemente in pochi secondi tenendo il watch ben saldo al polso. In secondo luogo, inserendo un nuovo sensore in grado di calcolare il livello di ossigenazione del sangue, che avviene tramite l’illuminazione dei vasi sanguigni da parte di piccoli LED posti al di sotto dell’orologio. Evoluti algoritmi identificano poi il colore del sangue, indicatore della quantità di ossigeno.
Tim Cook, CEO di Apple, ha definito questa introduzione un ulteriore passo in avanti per portare avanti le capacità di valutazione dei medici, che in caso di emergenza avranno già un quadro dei parametri vitali del paziente, potendo effettuare diagnosi in minor tempo.