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Alluvione: 9 milioni di danni solo in Gallura, giallo sui collaudi

Sardegna malte maltempo
Scritto da vocealta

Sardegna malte maltempoIl conto dei danni provocati dall’alluvione che la settimana scorsa ha devastato mezza Sardegna e’ ancora tutto da fare. Dall’incontro con i rappresentanti del mondo produttivo e con i sindaci dei 60 Comuni colpiti, convocato oggi a Tramatza (Oristano) dal presidente della Regione Ugo Cappellacci per fare il punto della situazione – presente anche il capo della Protezione civile Franco Gabrielli – sono arrivati solo dati molto parziali. Si sa, per esempio – lo ha detto l’assessore regionale ai Lavori pubblici Angela Nonnis – che serviranno 95 milioni di euro per rimettere in sesto la rete viaria, ma neanche la Regione sa quanti soldi serviranno per risarcire le 500 aziende agricole danneggiate dalla furia dell’acqua e quanti ne serviranno per depuratori, reti idriche e fognarie e per ristabilire condizioni di sicurezza in tutto il territorio.

L’unica cosa certa per ora è che i 25 milioni di euro messi a disposizione della Protezione civile dal Governo per le urgenze più immediate non potranno coprire che una minima parte dei danni. «Bisognerà stabilire una priorità», ha confermato Gabrielli spiegando che una valutazione seria dei danni si potra’ avere solo fra nove settimane. Gabrielli ha anche risposto indirettamente a chi lamentava ritardi e scarsa attenzione per i disastri dell’alluvione. «La Sardegna – ha detto – sta godendo di una attenzione che altri territori del Paese non hanno avuto in situazioni analoghe». I tempi dei risarcimenti quindi non potranno essere così brevi come hanno sollecitato i rappresentanti del mondo delle imprese, industriali, agricole e artigianali, e i sindaci. La rapidità dei risarcimenti, hanno detto, è fondamentale per scongiurare la morte di decine di aziende che hanno dovuto cessare la produzione e non hanno i mezzi per riavviarla.

Intanto la Regione ha già messo sul piatto altre risorse. Sette milioni già deliberati per interventi immediati a favore dei Consorzi di Bonifica e altri 50 annunciati proprio stamattina dall’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi. E in tema di risarcimenti, il presidente Cappellacci ha messo in guardia dal pericolo di speculazione con richieste di indennizzi per danni inesistenti o semplicemente gonfiati. Solo in Gallura, tra il Comune di Olbia e quello di Arzachena, una prima stima parla di oltre 9 milioni di euro. Non solo conta dei danni, però.

Continua la gara di solidarietà in tutta l’isola e proprio da Olbia arriva la notizia di una casalinga di 55 anni che aveva perso tutto a causa dell’alluvione, ma ha portato ai carabinieri i 1.180 euro trovati nella tasca interna di un giubbotto ritirato al Centro di smistamento degli aiuti. Intanto e’ diminuito il numero degli sfollati, 636, la maggior parte a Olbia, la città che ha registrato anche il maggior numero di morti. L’altro fronte aperto dopo l’alluvione è quello delle inchieste avviate dalla magistratura, in particolare quella di Tempio Pausania, per accertare eventuali responsabilità. Per il momento non ci sono ancora indagati, ma c’è il giallo dei mancati collaudi di strade e ponti crollati. I documenti sono stati richiesti, ma mai arrivati e per questo il Pm di Tempio Riccardo Rossi si dice pronto a nuove perquisizioni per acquisire i documenti sui collaudi.

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