Chi è il prossimo leader del centrodestra? Angelino Alfano non ha dubbi, almeno per il momento. E oggi scandisce: «I sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me. Questo sarebbe il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere».
A riprova della sacralità dell’enunciato, il ministro affida la dichiarazione di fedeltà a Bruno Vespa, che a sua volta oggi inizia la stagione delle anticipazioni del suo prossimo libro (“Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica’”). Sempre e solo Silvio Berlusconi, quindi, e nemmeno la figlia Marina. Tanto più che la stessa Marina, ad inizio mattinata, ha premura di sottolineare che a scendere in politica lei non ci pensa. Nelle sue stesse parole: «Ancora una volta mi vedo costretta a smentire, e nel modo più tassativo: non ho mai avuto e non ho alcuna intenzione di impegnarmi in politica. Per la politica ho grande rispetto, ma amo moltissimo il mio lavoro e le aziende nelle quali sono impegnata da ormai oltre vent’anni. Questo è il mio passato e il mio presente, e questo sarà anche il mio futuro».
Ipsa dixit, chi pensava a lei se ne faccia una ragione. Per il Pdl che ancora deve diventare Forza Italia, intanto, arriva un segnale poco positivo. Ieri si è svolto un tunro di amministrative in Trentino Alto Adige, e i risultati non sono lusinghieri. Lo scrutinio deve ancora terminare, ma la tendenza parrebbe consolidata: affermazione del centrosinistra a Trento, della Suedtiroler Volkspartei a Bolzano. Centrodestra ai minimi termini, grillini in forte calo rispetto alle politiche. E’ un test ridotto in una parte d’Italia particolare, ma questo non vuol dire che possa essere liquidato con un’alzata di spalle.
