Salute

AIFA blocca altri lotti di Ranitidina, anche Zantac e Buscopan. Pericolose impurità cancerogene

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Altri farmaci contenenti ranitidina sottoposti a divieto d'uso in via precauzionale. L'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), dopo il ritiro annunciato venerdì di tutti i lotti di medicinali contenenti ranitidina prodotti dall'azienda indiana Saraca Laboratoires a causa della presenza di un'impurità potenzialmente cancerogena, ha ora anche aggiornato l'elenco di prodotti di cui è vietato l'uso in attesa che vengano analizzati: oltre 500 farmaci prodotti in altri siti, inclusi alcuni lotti di Zantac, Ranidil e Buscopan nella versione antiacido.

La ranitidina (antagonista dei recettori H2 dell'istamina) è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. È commercializzata in Italia sia come medicinale soggetto a prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso. La sostanza 'sospetta' e potenzialmente cancerogena è denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma) e appartiene alla classe delle nitrosammine, già rilevata nel 2018 in una classe di farmaci anti-ipertensivi (sartani). Per informazioni si può contattare il numero verde 800571661 o scrivere a [email protected].

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