Da uno studio condotto da sei ricercatori dell’Universitat Jaume I di Castelló de la Plana, la prima a fornire una stima delle concentrazioni di NO2 indoor, è stato possibile rilevare la mortalità prematura e gli anni di vita persi in Europa associati all’esposizione a questa tipologia di inquinamento emesso da cucine a gas. Tale lavoro è anche il primo in assoluto a misurare i casi di asma collegati alle emissioni di ossido di azoto.
I risultati
Dalla ricerca emerge un problema grave: le concentrazioni annuali di NO2 all’interno delle famiglie di oltre la metà dei paesi (tutti i 27 paesi UE più la Gran Bretagna) hanno superato le linee guida sanitarie per l’NO2 proposte dall’OMS nel 2021.
I dati
In Europa e nel Regno Unito le morti premature ammontano a 40 mila e gli anni di vita persi sono circa 77mila. L’Italia è il paese più colpito, con circa 12 mila decessi, seguito da Polonia e Romania, a causa del maggior uso di fornelli a gas. Dalla stessa indagine risulta che complessivamente i casi di asma sono circa un milione.
Possibili soluzioni
L’UE proporrà nuove norme per i fornelli a gas entro la fine dell’anno e sta valutando restrizioni per l’inquinamento, compreso quello da NO2. Inoltre l‘EPHA (European Public Health Alliance) sta sollecitando le Istituzioni europee a eliminare gradualmente i fornelli a gas e sta chiedendo sia etichette obbligatorie sui fornelli per segnalare i rischi di inquinamento, sia campagne di sensibilizzazione sui pericoli della combustione di carburanti in ambienti chiusi.