Prime pagine
Trump alla Cina: «Corea del Nord, se non intervenite voi ci penso io»
Primarie Pd: con Renzi il 70% degli iscritti, un terzo non ha votato
Bologna, barista reagisce al rapinatore che lo uccide e fugge. Caccia al killer
Sconti e prestiti dalle Casse per i giovani professionisti
Politica
Si è chiuso ieri il voto nei circoli del Partito democratico in vista delle primarie. Hanno votato quasi i due terzi degli iscritti (circa 250mila), la più alta affluenza dalla nascita del partito. Matteo Renzi si attesterebbe al 68%, Andrea Orlando intorno al 25% e Michele Emiliano al 6%. Sui numeri intanto scoppia la polemica sui possibili brogli. I dati riportati, fra gli altri, da Amedeo La Mattina sulla Stampa.
Sul Corriere della Sera breve intervista di Alessandro Trocino a Gianni Cuperlo: «Ora inizia un altro film, Mdp venga ai gazebo e ci aiuti con il suo voto. Il partito in molte realtà ha perso la sua identità. Se in un circolo partecipano in 15, ma a votare si presentano in 200, c’è qualcosa di malato».
Fabrizio de Feo sul Giornale riprende l’intervista rilasciata ieri da Silvio Berlusconi al Mattino: “Berlusconi fissa i paletti: «Innaturale legarsi al Pd, errore snobbare i populisti». Il Cavaliere: «Con Lega e Fdi già concordato il 95% del programma. Più impegno per il Sud bistrattato»”.
Il leader della Lega Matteo Salvini a colloquio con il direttore di Libero Pietro Senaldi: «Amo l’Italia e la libererò dall’Europa. Pure Bossi tentò lo sbarco al Sud, ecco il mio programma di governo. La scritta “Salvini premier” me la chiede la gente, anche non del Carroccio. Non soltanto immigrati e tasse, nel mio piano pure scuola, ambiente e giustizia. Siamo i soli a non aver tradito i cattolici».
Sul Fatto Quotidiano intervista di Luca De Carolis al deputato pentastellato Roberto Fico: «I Meetup devono cambiare. Con noi la Lega non c’entra, troppo diversa per un’alleanza. I gruppi locali devono ritrovare una strada al di là delle liste. Ora siamo comunque forti».
Sulla Stampa il retroscena di Jacopo Jacoboni: “L’ultima idea nel Movimento: fare la corte a Davigo come carta segreta nel 2018”.
Il Corriere della Sera pubblica un intervento di Davide Casaleggio a un anno dalla morte del padre Gianroberto, tra i fondatori del M5S: «Noi M5S come Netflix. Il candidato premier? In autunno il nome. La vecchia partitocrazia è come Blockbuster, noi siamo come Netflix. Garantiamo un servizio migliore e siamo più efficienti nel portare le istanze dei cittadini nelle istituzioni».
Economia
Le regole sul risanamento delle banche nell’Ue sono vincolanti da 15 mesi. Secondo Federico Fubini (Corriere della Sera) è presto per fare bilanci, ma un esame delle crisi bancarie in Europa mostra che le nuove regole per ora hanno fallito: ogni Paese chiede eccezioni per evitare che il conto lo paghino obbligazionisti e depositanti.
Sull’inserto Economia del giornale di Via Solferino una preziosa riflessione di Dario Di Vico: “Il trucco? Farsi amica la tecnologia. Dieci anni almeno perché i meccanismi di sostituzione tra attività umane e delle macchine siano all’ordine del giorno del nostro sistema. Dieci anni da usare per impostare una politica economica di sostegno per i giovani”.
Le Casse di previdenza corrono ai ripari di fronte alla fuga sempre più marcata dei giovani dalle professioni, con interventi di welfare integrato mirati sulla generazione under35. L’inchiesta di Barbieri, Mazzei e Uva sul Sole 24 Ore: “Sconti e prestiti dalle Casse per i giovani professionisti. Anche bonus bebè e microcredito per chi inizia l’attività”.
Cronaca
E’ caccia al killer che nella notte tra sabato e domenica ha ucciso il gestore di un bar nel Bolognese. Il delitto davanti alla moglie: «Nei suoi occhi nessuna pietà». Il Giornale titola duramente in prima pagina: “Far West di Stato. La politica non garantisce la legittima difesa, intanto un altro commerciante viene ammazzato da un delinquente. Fate presto”.
Il principe ad Amatrice
Visita ieri del principe Carlo d’Inghilterra ad Amatrice, colpita dal terribile terremoto del 24 agosto. Anna Lombardi su Repubblica: “Carlo ad Amatrice, le lacrime del principe: «Quanto coraggio, farò qualcosa per voi». L’erede al trono tre ore nella ‘zona rossa’: l’abbraccio agli sfollati, gli strappi al protocollo. E il sindaco che non lo accompagna”.
Giustizia
Su Repubblica intervista di Liana Milella al neopresidente dell’Associazione nazionale magistrati Eugenio Albamonte: «Attenti ai paradossi, fuori i magistrati dal Parlamento, dentro i condannati». Sui divieti alle toghe in politica: «A rischio incostituzionalità». Sul caso Minzolini: «In Senato non c’era bisogno di delegittimare i giudici che si sono pronunciati su di lui».
Sulle stesse pagine un intervento del procuratore di Roma Giuseppe Pignatone: “Nuove regole contro la gogna mediatica. Serve una tutela diversa pure sulla diffusione di quegli atti non coperti dal segreto. Il punto più delicato sono le intercettazioni, specie quelle ambientali, che entrano nella vita privata delle persone”.
Esteri
In un’intervista al Financial Times, il presidente americano Donald Trump si è detto pronto ad affrontare la Corea del nord da solo, anche senza l’aiuto della Cina: «Se la Cina non risolve il problema, lo faremo noi». Fra tre giorni l’incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping. Ne parla Anna Guaita sul Messaggero.
A una settimana dal corteo anticorruzione che aveva visto finire in manette anche l’oppositore Aleksej Navalnyj, almeno 31 persone sono state fermate ieri a Mosca con l’accusa di aver violato l’ordine pubblico durante una nuova manifestazione non autorizzata. La giornata raccontata da Rosalba Castelletti su Repubblica, dove intervista l’attivista Ildar Dadin: «Finalmente l’opposizione è nelle piazze. Non cedo alle torture per unire i russi onesti».
In Serbia il primo ministro Aleksander Vucic ha vinto le elezioni presidenziali ottenendo quasi il 60% dei voti. Vucic, 47 anni, filoeuropeista, è il candidato del Partito progressista serbo, movimento conservatore al governo, ma ha ricevuto il sostegno di altri partiti come quello socialista. La notizia riportata dal Giornale.