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7su7/La rassegna d’autore SPIN (12 giugno 2017)

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Prima pagina

Amministrative, i Cinque stelle sconfitti nelle città. 

Francia, Macron trionfa. A picco Le Pen e socialisti

Uk, vacilla l’intesa: May sempre più isolata

 

Politica interna
Sul Corriere della Sera Dino Martirano riporta i risultati delle elezioni amministrative che si sono tenute nella giornata di ieri. Il dato generale vede l’affermazione del classico schema bipolare centrodestra-centrosinistra con risultati deludenti per il Movimento 5 stelle. Il partito di Grillo sarebbe fuori dai ballottaggi nelle principali città. A Palermo si va verso la riconferma di Leoluca Orlando, con il candidato grillino solo in terza posizione. Risultato deludente anche a Genova, città di Beppe Grillo, dove le polemiche degli scorsi mesi hanno azzoppato la campagna elettorale dei pentastellati. Beffa a Parma, dove il sindaco uscente Pizzarotti, epurato dal partito di Grillo, la spunta e arriva al ballottaggio contro il centrosinistra. Buone le performance del centrodestra unito.

La debacle del Movimento 5 stelle riapre immediatamente la faida interna contro Di Maio. Come scrive Annalisa Cuzzocrea in un retroscena sulla Repubblica, già ai primi exit poll in cui si profilava la disfatta, l’ala ortodossa del partito ha fatto subito risuonare i tamburi di guerra. «E’ il fallimento del sistema Di Maio», parole pesanti come macigni circolano nelle chat degli eletti pentastellati. La gestione disastrosa delle candidature a Genova, gli scandali sulle firme false a Palermo e l’umiliazione finale di vedere l’ormai «nemico» Pizzarotti passare al secondo turno hanno fatto saltare i nervi al movimento con la richiesta di un cambio di passo che si fa strada.

Sulla Stampa Vincenzo Galiano intervista Marika Cassimatis, candidata vincitrice delle primarie del M5s per il comune di Genova ma esclusa da Grillo qualche giorno dopo. «Era prevedibile che il movimento avrebbe perso punti – ha dichiarato l’ex candidata sindaco – Sono stati loro a mettersi d’impegno per perdere Genova, e ci sono riusciti. I Cinquestelle avrebbero conquistato la città se Grillo non avesse annullato la scelta presa democraticamente dalla Rete».

Le elezioni amministrative sono l’occasione per rilanciare l’alleanza Forza Italia-Lega, risultata competitiva nei comuni. Il risultato nettamente bipolare si questa tornata ha galvanizzato i sostenitori del ritorno di una coalizione di centrodestra capace di vincere le elezioni. Ne scrive Paola di Caro sul Corsera.

Della possibile rinnovata alleanza nel centrodestra parla Matteo Salvini intervistato da Carmelo Lopapa sulla Repubblica. Il segretario della Lega è netto:«Coalizione possibile ma solo se si riconosce che guida il Carroccio».

Sulla Stampa Fabio Martini racconta la tentazione di Matteo Renzi nel post amministrative. Soddisfatto dei risultati nei territori e dal ridimensionamento dei pentastellati, il segretario del Pd valuta di intraprendere di nuovo la strada del voto anticipato a novembre con l’intento di prendere in contropiede i grillini evitando una loro possibile ripresa.

Esteri
Trionfo per Emmanuel Macron nelle elezioni per l’Assemblea nazionale che si sono tenute questo fine settimana. Sulla Repubblica Vincenzo Nigro racconta i risultati della consultazione che hanno visto il partito del presidente francese, En Marche, raggiungere quota 400 seggi (su 577) che potrebbero diventare fino a 445 dopo il secondo turno. Mai in Parlamento una maggioranza di governo è stata così ampia. Crollano i socialisti, che passano da 280 seggi a circa 40, e il Front National, che non sarebbe in grado di superare i 10 seggi. Record il dato sull’astensione che supera il 50%.

Non si placano le fibrillazioni in Gran Bretagna dopo la disfatta elettorale della premier Theresa May. Ieri è stato portato a termine il mini-rimpasto nel governo, ma la fragile maggioranza parlamentare sembra già sul punto di collassare. Gli unionisti irlandesi manifestano la propria contrarietà verso una «hard Brexit» e anche dentro il partito conservatore si ricorrono ormai incontrollate le voci a favore di un passo indietro della premier. «E’ solo questione di capire quanto a lungo rimarrà nel braccio della morte» commenta il conservatore Osborne parlando della «vita politica» di May come capo del governo. Si segnala in merito l’attivismo del ministro degli Esteri Boris Johnson che sembra pronto a defenestrare la premier. Ne scrive Luigi Ippolito sul Corriere della Sera.

E’ giallo sulla visita di Trump in Gran Bretagna. Come scrive Giuseppe Sarcina sulla Repubblica, fonti dell’amministrazione americana avrebbero comunicato a Theresa May l’intenzione del presidente Trump di cancellare la visita nel Regno unito per evitare contestazioni pubbliche. Il portavoce della premier, rispondendo alle indiscrezioni giornalistiche, ha però confermato la visita.

Ambiente
Al G7 ambiente di Bologna gli Usa ribadiscono l'intenzione del presidente Trump di rinegoziare l’accordo di Parigi. Presa d’atto corale degli alleati che però lavorano a un accordo per arrivare a un testo finale congiunto. Categorico il  ministro Galletti: «L’accordo di Parigi è irreversibile e non negoziabile». Ne scrive, tra gli altri, il Messaggero.

Economia
Sulla Repubblica intervista a Nick Gartside, International chief investment officer di JP Morgan. «Sapete cosa crediamo che sia meglio per l’Italia? – ha dichiarato Gartside –  Votare subito, o meglio il prima possibile. Per porre fine alle incertezze, alle diatribe, alle paure che caratterizzano l’attuale fase politica».

Nuovo inizio per l’Agenzia delle entrate. Con la nomina del nuovo direttore Ernesto Maria Ruffini e l’incorporazione di Equitalia si apre una fase nuova. Otto le proposte di intervento formulate dagli esperti del Sole 24 Ore. Ne scrivono Cristiano dell’Oste e Giovanni Parente sul giornale di Confindustria.

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