Prime pagine
Consip, scontro sulla telefonata tra Renzi e il padre
Russiagate, pressioni di Trump sull’Fbi
Legge elettorale, nuovo stallo. Testo baste ritirato
Latorre: Migranti, porti chiusi per le navi delle Ong che non collaborano
Pil, la ripresa lenta e l’effetto 4.0
Berlusconi, confermato l’assegno di separazione
Consip
Carlo Bonini racconta su Repubblica gli ultimi sviluppi dell’indagine, alla luce della divulgazione delle intercettazioni che vedono coinvolto l’ex premier: “La pubblicazione del brogliaccio della conversazione telefonica intercettata dai carabinieri del Noe il 2 marzo tra Matteo Renzi e il padre Tiziano, coperta da segreto e ora raccolta nel libro ’Di padre in figlio’ di Marco Lillo, ha la forza di documentare due semplici verità”.
Mario Ajello sul Messaggero racconta i patemi di Tiziano Renzi: “«La persecuzione continua. Ma non sarà bombardando me che portano a casa la testa di Matteo». Tiziano Renzi, nella sua Rignano, alterna momenti di furia e altri di avvilimento. Vede l’attacco politico e l’attacco personale. Si sfoga con qualche intimo e parla di «gogna infinita»”.
Politica
Nuovo stallo sulla legge elettorale. Cade subito l’Italicum bis. In Commissione alla Camera il testo base viene ritirato. A mettersi di traverso è il Pd che punta sul Mattarellum corretto. Ora è tutto da rifare. Duri gli attacchi al partito di Renzi da parte dei deputati di Articolo 1, che con Alfredo D’Attorre accusano il neo segretario di essere «il responsabile dell’allungamento dei tempi». Ora l’approdo in aula del testo, previsto per il 29, appare altamente improbabile.
Marco Ascione sul Corriere della Sera intervista l’ex leader dell’Ulivo Romano Prodi, alla vigilia del suo saggio “Il piano inclinato”, dedicato al tema delle diseguaglianze e ai possibili interventi per attenuarle: «Simpatizzo per le idee sui cui si è fondato il Pd. Ma sono un senza casa: vivo in una tenda vicina al Pd. L’ingiustizia sociale aiuta i populisti. Se non si interviene contro le diseguaglianze si rischia un’autorità che decida per noi».
«Porti chiusi per le Ong che non rispettano le regole e non collaborano». Il presidente della commissione Difesa, Nicola Latorre, interviene sulla spinosa questione della lotta ai migranti. «Tutti i pm siciliani sentiti- spiega – ci hanno fatto notare che se il salvataggio viene fatto dalle Ong, l’attività di indagine inizia solo al momento del trasbordo dei migranti». Sara Menafra sul Messaggero.
Banca Etruria, il premier Gentiloni difende la Boschi: «Mi pare che abbia ampiamente chiarito, non mi pare ci siano novità e non ci sono certamente implicazioni per il governo». intanto il Parlamento discute animatamente sulla nascita della commissione di inchiesta sulle banche che dovrebbe essere varata a fine mese. Ne scrive La Repubblica.
«Uniti ma sempre moderati. La Lega resta dietro di noi. Il centrodestra non si disunisca, il lepenismo non paga». Francesco Cramer sul Giornale riporta le parole del leader di Fi, Silvio Berlusconi.
C’è l’intesa Pd-M5S: il 31 maggio approderà nell’aula della Camera la proposta di legge unificata su vitalizi, indennità e trattamento pensionistico dei parlamentari. Ne scrive brevemente il Giornale.
Economia
Si è fermata allo 0,2% la crescita del Pil italiano nel primo trimestre dell’anno (+0,8% rispetto allo stesso periodo 2017). Eurozona e Ue crescono invece dello 0,5%. La Commissione Ue intanto ha deciso di non chiedere correzioni dei conti pubblici troppo impegnative agli Stati membri. Ne scrive Davide Colombo sul Sole 24 Ore.
Dario Di Vico e Federico Fubini (Corsera): “Anche nel primo trimestre, l’Italia cresce meno della metà della zona euro: un ritardo che rischia di alimentare nuovi dubbi ai grandi investitori. A tirare il Pil sono le auto e i veicoli industriali e gli effetti degli incentivi del Piano industria 4.0”.
Per il terzo mese consecutivo le sofferenze bancarie nette sono rimaste ferme appena sopra i 77 miliardi di euro, ai livelli di maggio 2014. Continua, invece, il calo percentuale rispetto agli impieghi (4,39%). Intanto si avvicina la ricapitalizzazione di Mps. Ne scrivono Serafini e Longo sul Sole.
Esteri
Nuova bufera su Donald Trump. Il New York Times rivela che il presidente Usa sveva chiesto a James Comey, quando era ancora direttore dell’Fbi, di chiudere l’indagine su Michael Flynn, il consigliere della sicurezza nazionale, implicato nel Russiagate. Quanto alle informazioni passate a Mosca, Trump ha dichiarato: «Ho il diritto di farlo». Ne scrive Giuseppe Sarcina sul Corsera.
Bernardo Valli su Repubblica racconta la nuova Francia di Macron e la sua “piccola rivoluzione”: “La grande coalizione alla francese tentata dal neo presidente esclude un’alleanza tra i grandi partiti. Il monarca repubblicano appena eletto considera superata quella classica divisione politica tra destra e sinistra. E ha creato un movimento ‘Rèpublique en marche!’, in cui pensa che esse possano fondersi”.
Secondo quanto scrive Luigi Fantoni sul Messaggero, potrebbe esserci la Corea del Nord dietro il maxi cyberattacco degli ultimi giorni che ha colpito centinaia di migliaia di computer in decine di Paesi: lo sostiene il ricercatore Google Neel Mehta.
Claudio Gallo (La Stampa), inviato a Theran, propone un’interessante reportage sull’Iran e la sua capitale dove “Khomeini è immortale”.
Giustizia
La senatrice dem, Stefania Pezzopane, è indagata con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti assieme al Angelo Capogna, imprenditore che si occupa di illuminazione pubblica e che l’ha accusata in relazione a una campagna elettorale degli anni scorsi. Ne scrive brevemente il Corsera.
Paolo Borgna su Avvenire riflette sul populismo giudiziario e sull’alleanza malata tra mass media e pm: “Stampa e Tv possono essere nemiche insidiose della giustizia: quando su un fatto di cronaca concentrano l’attenzione in modo spasmodico, gonfiando il caso, a volte creandolo, premendo sui magistrati, chiedendo risultati immediati, risposte nette e possibilmente clamorose”.
Istruzione
Un blitz degli studenti durante il Senato accademico per impedire le votazioni sul numero chiuso e per protestare contro il rettore. E’ successo ieri all’università Statale Di Milano. Ne scrive Luca De Vito su Repubblica.
Matrimonio
Silvio Berlusconi è «uno degli uomini più ricchi del mondo» ed è «rilevante» la disparità dei suoi redditi rispetto a quelli della moglie. Così la Cassazione ha confermato l’assegno di 2 milioni di euro al mese in favore di Veronica Lario. Ora avvocati al lavoro su un accordo per chiudere con una buonuscita. Ne scrive Guasco sul Messaggero.