Salute

15 Marzo. Forte appello nella giornata del Fiocchetto Lilla.

Scritto da vocealta

Oggi, 15 Marzo 2023, nella giornata mondiale contro i disturbi alimentari, lancia un forte appello Alice Marcon: “Segnalate i profili tossici e staccatevi da quella realtà”.

È il 2020 quando Alice Marcon, giovane studentessa, si rende conto di avere un disturbo alimentare. Nel periodo nel lockdown, dovuto alla pandemia da Covid-19, molti giovani iniziano a trascorrere la maggior parte del loro tempo sui social, ed è proprio qui che la giovane ragazza scopre i “Profili Recovery”. Si tratta di profili social nei quali le persone che hanno o hanno in precedenza avuto un disturbo alimentare iniziano a parlare dei loro percorsi di guarigione, ma non sapeva di essere inciampata in un mondo ben più complesso di quello che si aspettava, poiché in tali profili vige la tossicità.

Su piattaforme social, come ad esempio TikTok, viene mostrata una realtà di “scheletri” danzanti, spesso in stanze d’ospedale con annessi tubi per l’alimentazione forzata, dove i pasti vengono consumati dal vivo e i ricorrenti video “What I eat in a day” si mostrano come una vera e propria ossessione.

Dietro a questi video ci sono ragazze e ragazzi con disturbi alimentari, autori dei loro personali reality che soddisfano ogni giorno la curiosità e la morbosità di decine o addirittura centinaia di migliaia di fan.

“È un fenomeno che ci preoccupa molto” – ha spiegato Laura Dalla Ragione, psichiatra e psicoterapeuta responsabile della Rete dei Disturbi Alimentari dell’USL 1 in Umbria e della Struttura di riabilitazione Palazzo Francisci a Todi, la quale si occupa di sensibilizzare circa i disturbi alimentari nella Giornata Nazionale dei Fiocchetti lilla.

La psichiatra Laura Dalla Ragione aggiunge – “È importante affrontare il tema dei social e dei disturbi alimentari”, invitando a segnalare i profili di persone visibilmente malate o che si trovano all’interno di un ospedale.

A pagarne sicuramente le conseguenze sono i giovani che hanno deciso di creare questa tipologia di profili sui social, in quanto, sempre secondo Dalla Regione, questi tali profili rappresentano un vero e proprio elemento di permanenza della malattia, poiché i ragazzi vedono una maggiore attenzione da un pubblico sempre più vasto e nel momento in cui la malattia dovesse terminare, la “magia” del seguito da parte di altre persone potrebbe finire da un momento all’altro.

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