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Venezia celebra i giusti con lo storico e scrittore Gabriele Nissim: “In epoca di conflitti valori da tramandare ai giovani”

Scritto da vocealta

“Una testimonianza fondamentale che contribuisce alla costruzione dell’identità, non solo accademica ma anche umana e valoriale, degli studenti universitari. Affinché i giusti siano sempre fonte d’ispirazione per le nuove generazioni, che devono scegliere da che parte stare”. Così Stefano Ferrarese, direttore generale di ESU Venezia, ha introdotto l’intervento dello storico e scrittore Gabriele Nissim, in occasione della celebrazione per la Giornata europea dei Giusti, svoltasi stamane a Ca’ Foscari Zattere. A fare gli onori di casa, la professoressa Sara De Vido.

Su impulso dell’ente regionale per il diritto allo studio universitario e Fondazione Gariwo, in collaborazione con l’ufficio italiano del Consiglio d’Europa e il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari, anche Venezia ha onorato la solennità civile che in Italia, dal 2017, persegue lo scopo di tenere viva la memoria di tutti coloro che, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità delle persone nei totalitarismi che hanno segnato il corso della storia.

“In tutto il Paese abbiamo celebrato più di 200 iniziative, l’ultima in ordine cronologico al Senato della Repubblica. La Giornata europea dei Giusti ha un ruolo importante, quello di stimolare la società, i cittadini e i giovani a volgere lo sguardo ai giusti del nostro tempo – ha dichiarato Gabriele Nissim, fondatore e presidente di Fondazione Gariwo –. Dal conflitto russo-ucraino alla persecuzione delle donne in Iran e Afghanistan, ai continui attacchi alle democrazie: viviamo in un mondo pericoloso e per questo dobbiamo ricostruire la speranza – ha sottolineato –. Come durante il nazismo e il comunismo sono i giusti che possono diventare elemento di emulazione nei principi e nei valori, perché esiste un bene possibile”.

Sulla scia di Nissim, la direttrice dell’ufficio italiano del Consiglio d’Europa, Luisella Pavan-Woolfe: “In una Europa lacerata dalla guerra, e con le tragedie verificatesi nel Mediterraneo, dobbiamo pensare che è necessario combattere l’odio e il rifiuto della diversità e celebrare i giusti tra le nazioni che hanno il coraggio di opporsi a questi atteggiamenti disdicevoli”.

La Giornata europea dei Giusti, festività proclamata nel 2012 dal Parlamento europeo su proposta di Gariwo Onlus, si celebra ogni anno il 6 marzo, data in cui si ricorda la scomparsa di Moshe Bejski, un magistrato israeliano sopravvissuto alla Shoah, presidente della Commissione dei Giusti tra le nazioni di “Yad Vashem”. A partire dalla definizione di Yad Vashem, infatti, il concetto di Giusto è arrivato a includere tutti coloro che, ad ogni latitudine, si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi.

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