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PAPA BENEDETTO XVI SPOPOLA SU YOUTUBE

È il 23 gennaio 2009 e il Papa parla in occasione della giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In concomitanza con questo avvenimento il Vaticano sbarca su YouTube con un “canale” vero e proprio. il canale dedicato – questa la promessa annunciata quasi due anni fa – offrirà una copertura delle principali attività del pontefice e degli avvenimenti vaticani più rilevanti. Un’iniziativa, assicurava padre Federico Lombardi, a costo zero: «Non abbiamo pagato un centesimo, è tutto lavoro dei colleghi di Radio Vaticana e del Centro Televisivo vaticano», dice il portavoce, che avrà la responsabilità dei contenuti, mentre il copyright è della Santa Sede.
Il canale vaticano è stato oggetto di critiche, qualcuno ha persino parlato di «flop», mentre la realtà è un’altra. L’esperienza del canale vaticano su YouTube è vincente, anzitutto perché offre una molteplice offerta di servizi e “copre” realmente i principali impegni del Santo Padre e dei vertici della Santa Sede. Milletrecentotrenta video caricati da “vaticanit” e molte belle sorprese: Maria è letteralmente “superstar” con 3200 visualizzazioni in appena una settimana relative alla celebrazione dell’Immacolata a Roma in piazza Mignanelli.
Vaticanit’s Channel – un milione e 874 mila visualizzazioni – offre servizi in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Tra i video “più visti” spiccano gli Angelus mentre tra i “preferiti” troviamo proprio l’elogio di internet, il saluto alla Spagna, la benedizione Urbi et Orbi per la Santa Pasqua 2009 e il messaggio sulla difficile condizione dei cristiani in Iraq. Praticamente una “video enciclica”! Un milione e 874 mila sono complessivamente le visualizzazioni del Canale internet che ha Gesù come notizia d’apertura di ogni servizio.
Per comprendere però la portata popolare di Benedetto XVI bisogna tuttavia lasciare il canale vaticano e curiosare su YouTube. Si resterà impressionati dai 5280 risultati per “Benedetto XVI” con quasi duecentomila visualizzazioni per la sua elezione ripresa dal Tg1 e caricata però solo tre anni fa.
Per non parlare delle belle testimonianze di fede. Scrive un anno fa giuba86: «io sono credente… credo in gesù, la madonna e tutti i santi… ma non credo alla chiesa!!!! ha perso negli anni la sua missione.. oggi è solo un’associazione come tutte le altre, nonché un forte gruppo di potere». Risponde a stretto giro Papaboys113: «caro giuba, non credo che la Chiesa sia un’Associazione, a me risulta corpo vivente di Gesù, forse talvolta corpo un po’ malato o in difficoltà, ma sempre vicina a Lui, e sempre da Gesù salvata».
Per capire il successo di Benedetto XVI basta confrontarlo con il suo straordinario, amatissimo predecessore, Giovanni Paolo II: 119 mila visualizzazioni per la sua elezione a pontefice.
In Rete si trovano anche servizi imperdibili come “La Grande Storia. Pio XII – il Principe di Dio”,  la trasmissione Rai – sempre attenta alla Chiesa cattolica – che ha dedicato una puntata a raccontare la vita del duecentosessantaseiesimo vicario di Cristo in terra.
Curiosando ancora su Papa Ratzinger fuori Vaticanit’s Channel, è “boom” dei canti basti pensare a video come “Oremus pro Pontifice nostro Benedicto”, “Il Papa canta”, “Te Deum laudamos”.
YouTube aiuta anche a sfatare l’immagine di un Papa freddo o percepito come tale. Più i video – messi in rete da semplici fedeli – sono celebrativi, più sono affettuosi e più sono visti: è il caso ad esempio di “Auguri Santo Padre”, con  le immagini di Joseph Ratzinger accompagnate dalla note di “Jesus Christ You are my life”.
Il fenomeno della condivisione dei video – amatoriali e non – segna il seguito quindi di questo Papa e della Chiesa cattolica, come provano le decine di migliaia di visualizzazioni dei funerali di Giovanni Paolo II, del celebre discorso “Non abbiate paura” ma anche di quello del “Servitore nella Vigna del Signore” o della celebrazione del pontefice tedesco in occasione della domenica delle Palme. È il caso di dire – a pochi giorni dal Santo Natale – che anche nelle immagini di You Tube cova il fuoco della fede nel Dio Bambino.

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