Politica

Resoconti dal Csm

Dopo le elezioni del 4 e 5 luglio scorso il Consiglio superiore della Magistratura ha ripreso a lavorare a pieno regime. Per il profondo interesse che suscitano, riportiamo integralmente il resoconto del 23 settembre steso dai membri togati in quota Magistratura indipendente Antonio Racanelli, Alessandro Pepe e Tommaso Virga. “Ieri in Plenum – scrivono i magistrati – è stata approvata una proposta della VI Commissione avente ad oggetto la risposta ad un quesito in materia di accesso agli atti. A prescindere dal merito della questione, appare significativa la forma di redazione della risposta. Da tempo i colleghi, in più occasioni, hanno manifestato l’esigenza che le risposte ai quesiti e le circolari vengano formulate in maniera diversa dal passato  (tutti ricordiamo il P.Q.M. seguito dall’espressione nei termini di cui in motivazione o come in parte motiva ovvero il delibera di rispondere al quesito nei termini di cui in motivazione). Ebbene finalmente si cambia: nel dispositivo viene indicato il principio stabilito ovvero la risposta sintetica al quesito. Questa modifica si è realizzata perché nel dibattito in VI Commissione, nella fase di elaborazione della risposta al quesito, il consigliere Racanelli aveva espressamente richiesto di redigere in questi termini la risposta al quesito. Per correttezza si dà atto che tutti i consiglieri presenti a quella riunione di Commissione si erano associati alla proposta del consigliere Racanelli. Nell’occasione il consigliere Rossi, con proposta condivisa da tutti i presenti, aveva anche chiesto di trasmettere il verbale di Commissione con questa indicazione a tutte le altre Commissioni. Sempre nel Plenum di ieri 23 settembre, nel corso della seduta, sono state portate all’attenzione del Consiglio due proposte della VII Commissione (trattavasi di risposte a quesiti) formulate secondo il precedente sistema. Su richiesta dei consiglieri Casella e Racanelli, è stato chiesto di rinviare ad altra seduta le predette proposte per consentire ai relatori di modificare le relative proposte secondo il nuovo sistema. L’auspicio è che si possa continuare in questo modo: è solo un piccolo passo sulla strada della semplificazione e della chiarezza”.

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