Giustizia Quotidiana

Assange, la Svezia archivia l’accusa di stupro

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La Svezia archivia le accuse di stupro nei confronti del fondatore di WikiLeaks. Questi però è ancora "prigioniero" nell'ambasciata ecuadoriana a Londra, dove è rifugiato dal 2012. L'indagine nei suoi confronti è durata 7 anni. Il magistrato, si legge in una nota, "ha deciso di interrompere l'indagine". La causa viene chiusa non perchè non siano state trovate prove contro Assange ma per l'impossibilità di procedere in sua assenza. Il caso potrà essere riaperto solo se Julian Assange tornerà in Svezia entro agosto del 2020, quando il reato sarà soggetto a prescrizione.
L'avvocato difensore della donna che ha accusato il fondatore di Wikileaks di stupro ha affermato: "È uno scandalo che una persona sospettata di stupro possa sfuggire alla giustizia e addirittura evitare i tribunali, la mia cliente è scioccata".
Al momento il timore di Assange è che, lasciando la sua attuale "dimora", possa essere catturato ed estradato negli Usa dove vi sarebbe il rischio di affrontare un eventuale processo per aver divulgato centinaia di migliaia di documenti riservati.

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