Giustizia Quotidiana

Informatizzazione dei processi

L’informatizzazione dei processi, sia civili che penali “è una vera rivoluzione del sistema”. Lo afferma il ministro della giustizia Alfano, dopo aver firmato il regolamento che stabilisce le relative norme specifiche.

E spiega “le regole tecniche del processo informatico si applicheranno, per la prima volta, anche al processo penale, consentendo l’abbandono dei fascicoli cartacei e la possibilita’ di effettuare notifiche per via telematica anche in questo delicato campo processuale. È stata prevista l’adozione della posta elettronica certificata (Pec) per tutte le comunicazioni processuali, consentendo ai professionisti e ai cittadini di utilizzare questo moderno strumento di comunicazione, che abbina la velocità dell’informatica alla certezza finora garantita solo dalle notifiche cartacee”.

“Questo ennesimo intervento – sottolinea Alfano – testimonia la ferma volontà del governo di adottare interventi mirati a garantire una giustizia più efficiente e rapida, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Una volontà attuata mediante azioni concrete, come queste norme che gli uffici di competenza del ministero hanno elaborato e che smentisce quanti ritengono che gli interventi in materia di giustizia del governo Berlusconi siano dettati da interessi particolari”.

Il nuovo regolamento prevede, inoltre, l’istituzione di un Portale dei servizi telematici del Ministero della Giustizia, che fornirà documentazione, informazioni e istruzioni all’utenza e garantirà libero accesso alle raccolte giurisprudenziali e alle informazioni essenziali sullo stato dei procedimenti pendenti, disponibili in forma anonima, cosi’ da consentire in particolare – viene sottolineato in una nota – una fruizione diretta da parte dei cittadini, in ottemperanza alle disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Le nuove regole tecniche permettono una forte spinta alla “dematerializzazione”, attraverso il fascicolo informatico, e prevedono una importante semplificazione dell’architettura dei servizi informatici e delle procedure tecnico-organizzative, con la piena garanzia della massima riservatezza di tutte le comunicazioni processuali.

Il regolamento pubblicato in Gazzetta ufficiale – prosegue la nota di Via Arenula – prevede anche un accrescimento del ruolo del Consiglio Nazionale Forense, che diventa l’unica interfaccia per il Ministero della Giustizia verso l’avvocatura, semplificando notevolmente i flussi di trasmissione degli albi degli avvocati ai fini dell’identificazione. Previste inoltre nuove e più efficaci disposizioni per consentire il pagamento di tutte le spese del processo mediante i moderni strumenti di pagamento on-line.

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