XXXTentacion, rapper statunitense, è morto ieri notte. Morto come Tupac: ucciso a colpi di arma da fuoco dentro la sua macchina. È stato colpito di fronte a un concessionario a Deerfield Beach, in Florida. L'autore del delitto – non ancora identificato – se l'è data a gambe con un complice a bordo di un SUV. La notizia del decesso è stata data poco dopo la mezzanotte. X aveva 20 anni, il suo vero nome era Jahseh Dwayne Onfroy ed era nato nella contea di Broward, dove poi si è spento. Era considerato uno degli artisti più interessanti del panorama hip hop del momento, ma per chi non lo conoscesse ecco un breve resumé della sua carriera.
Si era fatto strada pubblicando i suoi primi pezzi su Soundcloud. Il suo debutto è arrivato nell’agosto 2017 con l'album “17” che – e lo si capisce ascoltando il testo di “Explanation”, il primo brano – contiene una «raccolta di incubi, pensieri e situazioni di vita vissuta» di X. Ricco di sonorità rap melodiche, Onfroy si spoglia di tutti i suoi mostri e decide di narrare le proprie fragilità, prendendo possesso dei fantasmi della sua mente. Questo album lo fa volare in vetta alle classifiche, affascinando milioni di giovani.
A marzo 2018, poi, esce “?”, che è ben lontano dall’emotività di “17”, perché sembra che X stia quasi “trollando” chi lo ascolta, mixando parole, suoni e grida, rispecchiando il mood disincantato dei ragazzi d’oggi. Quello di X era un atteggiamento da vero alternativo, che si esprimeva con il cambiamento costante del linguaggio e con la sperimentazione. Una sperimentazione che a volte risultava impegnata – si pensi, per esempio, a “HOPE”, dedicata alle vittime della sparatoria della Parkland High School – tanto da rendere questo personaggio interessante e affascinante, un ventenne che prende sempre una posizione. Certo, le accuse di violenze e abusi denunciati dalla sua ex ragazza hanno segnato fortemente la prima parte della sua carriera. E il rapper era finito più volte dietro le sbarre per questo. Eppure, nonostante tutto, XXXTentacion costituiva un modello per tutta quella gioventù arrabbiata e disillusa, che lo ha sempre sostenuto nel bene e nel male.