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Papa: «Vicini alle famiglie in crisi e ai separati»

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Scritto da vocealta

papa-francesco-in biancoLa famiglia è una «comunità» non una semplice «somma delle persone che la costituiscono», è «il centro naturale della vita umana» e per questo «chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più oggi, quando prevale la tutela dei diritti individuali». «Proponiamo a tutti, con rispetto e coraggio, la bellezza del matrimonio e della famiglia» e «avviciniamoci con attenzione e affetto alle famiglie in difficoltà», a partire dai «coniugi in crisi e a quelli ormai separati. A tutte vogliamo stare vicino».

Lo ha affermato papa Francesco ricevendo oggi i partecipanti alla plenaria del pontificio consiglio per la Famiglia, il dicastero che si occupa della pastorale su un tema che Bergoglio ha già indicato come tra i prioritari del suo pontificato. L’anno prossimo, a ottobre, se ne occuperà un organismo convocato dal Papa ad hoc, il sinodo straordinario dei vescovi, mentre domani e domenica ci sarà la grande festa delle famiglie (sono previste almeno 100mila persone) in pellegrinaggio a San Pietro per la conclusione dell’Anno della Fede con altri discorsi del Pontefice. Oggi, intanto, il Papa ha spiegato che la famiglia, «motore del mondo e della storia», «si fonda sul matrimonio», «atto d’amore libero e fedele” che, «in quanto sacramento», «rende più solida l’unione dei coniugi e il loro reciproco donarsi». «Le famiglie cristiane si riconoscono – ha aggiunto – dalla fedeltà, dalla pazienza, dall’apertura alla vita».

Papa Francesco non ha fatto mancare un monito sulla necessità di “difendere” i diritti della famiglia «che chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più oggi, quando prevale la tutela dei diritti individuali». Ma Bergoglio ha rivolto il suo pensiero anche ai bambini e agli anziani («Ogni volta che un bambino è abbandonato e un anziano emarginato si compie non solo un atto di ingiustizia ma si sancisce anche il fallimento di quella società), e, soprattutto, «alle famiglie in difficoltà» che «sono spezzate, che non hanno casa o lavoro, o per tanti motivi sono sofferenti, ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati». Nei loro confronti il Papa ha ripetuto quella che la sua indicazione costante: «vicinanza». D’altra parte, un tema vicino e delicatissimo come quello dell’accoglienza ai divorziati risposati, nella Chiesa, è ormai sul tavolo. Nei giorni scorsi un intervento di mons. Gerhard Mueller, prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, il custode dell’ortodossia cattolica, è apparso particolarmente incisivo nel delimitare il campo d’azione: «no» alla comunione a quanti sono coinvolti in unioni “irregolari” e no a fughe in avanti verso la soluzione delle seconde nozze come consente la prassi degli ortodossi.

Tuttavia, della scottante questione, su cui nella Chiesa ci sono diverse anime, Francesco vuole che se ne discuta, come avverrà ad esempio al sinodo straordinario, e al momento ha aperto una fase di ascolto per raccogliere le voci dell’episcopato mondiale. «Bisogna accompagnare con misericordia», è la raccomandazione di Bergoglio su questo fronte. All’udienza di oggi Francesco si è rivolto alle famiglie presenti anche con il suo stile di Papa-pastore: «Ma voi – ha chiesto – perdete tempo con i vostri figli? Giocate con loro? ». E poi, ha tweettato ancora un monito: «La cultura dello scarto produce molti frutti amari, dallo spreco di alimenti all’isolamento di tanti anziani».

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