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Angelo Scola nuovo arcivescovo di Milano. Una svolta destinata a segnare il futuro

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Scritto da vocealta

scola_angeloDiciannove vescovi su trenta hanno chiesto Angelo Scola come nuovo arcivescovo di Milano. Finisce un’epoca, finalmente. L’arrivo dell’attuale patriarca di Venezia come capo della diocesi più grande del mondo è un segnale importante che giunge dalla Chiesa, dopo i pasticci combinati dal segretario della Cei, monsignor Crociata, e dall’arcivescovo Tettamanzi. La Chiesa italiana senza rumore e clamori mette la parola fine alla deriva in cui era caduta la diocesi ambrosiana con le incredibili esternazioni pro moschea.

Il nostro maestro don Baget Bozzo gioirebbe sapendo che questo cardinale-teologo solido e con una chiara idea dell’identità della Chiesa cattolica è stato promosso non soltanto per decisione del Santo Padre ma a seguito di una indicazione così chiara da parte dei vescovi. Benedetto XVI procede senza tentennamenti nel suo faticoso, difficile ma fecondo impegno di riconferire coraggio, orgoglio, identità, in una parola fede, alla sua Chiesa, dopo anni di tentennamenti e di fuorvianti sirene moderniste.

Bene servirà la diocesi di Milano questo pastore avanti con l’età, figlio di un camionista e di una casalinga, di origini umili e pertanto con una chiara idea delle asprezze che possono caratterizzare l’esistenza umana.

Bene servirà la Chiesa questo sacerdote formatosi a contatto con figure di primo piano della storia della Chiesa contemporanea, da don Luigi Giussani a Hans Urs von Balthasar.

Un vaticanista del calibro di Andrea Tornielli sabato ha scritto: « Questa mattina il cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione dei vescovi, ha portato al Papa l’esito del “congresso” che si è tenuto giovedì scorso nel quale sono state discusse quattro nomine episcopali, tra le quali Milano. E gli ha presentato l’indicazione scaturita dalla riunione indicando Scola come il candidato più votato.

Il nome del patriarca di Venezia, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe ottenuto circa venti voti: i cardinali e vescovi membri della Congregazione sono 32, ma almeno due di loro il 9 giugno erano assenti. Ciò significa che due terzi dei presenti si sono espressi in favore di Scola. Il suo nome era il primo della terna, hanno ottenuto voti anche gli altri due, il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, e l’osservatore permanente della Santa Sede al Consiglio d’Europa, Aldo Giordano. Un paio di consensi sarebbero andati anche al nunzio in Venezuela Pietro Parolin, che alcune voci indicano ora candidato per Venezia.

Secondo alcune indiscrezioni rimbalzate da Roma (ma impossibili da verificare), il Papa avrebbe già deciso questa mattina la nomina del successore del cardinale Dionigi Tettamanzi. Non è possibile sapere che cosa è accaduto, anche se la decisione potrebbe effettivamente essere stata già presa. E’ comunque certo che la candidatura del patriarca di Venezia fosse tra le più probabili nella mente del Pontefice già da tempo e che ciò fosse ormai risaputo nella cerchia dei collaboratori della curia romana».

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