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Ratzinger: «I miei Santi non sono eroi»

Non solo il grande Agostino che ispira molta della sua teologia, o i padri della Chiesa e le sante coraggiose, da Caterina a Chiara, da Giovanna d’Arco a Teresa di Lisieux, a cui ha dedicato intere catechesi, ispirano il Papa e sono i suoi ‘indicatori di strada’ nella vita di tutti i giorni. Benedetto XVI lo ha spiegato durante l’udienza generale in piazza San Pietro, davanti a circa 12.000 persone, inserendo una riflessione a braccio nel testo che aveva preparato per l’udienza. E ha invitato a «non aver paura» di tendere alla santità.
«Nella mia vita di fede», ha confidato, «ci sono molti santi», «ma non tutti i miei indicatori di strada sono grandi santi» e guardo anche a «santi buoni, non grandi stelle, ma persone normali, che non saranno mai canonizzati, senza un eroismo visibile, ma che nella loro bontà di ogni giorno» esprimono l’amore e la santità.
I santi sono come dei compagni di strada, la cui caratteristica più importante è l’amore: «Nella comunione dei santi godiamo della loro presenza», impariamo a «condividere ogni giorno la vita eterna» e comprendiamo «come è bella e semplice la vocazione cristiana» e che «tutti siamo chiamati alla santità».
Benedetto XVI ha invitato: «non abbiamo paura di tendere in alto, o che Dio ci chieda troppo, ma lasciamoci guidare da lui – ha esortato, anche se ci sentiamo inadeguati, sarà lui a trasformaci secondo il suo amore». «Sant’Agostino –  ha osservato il Papa – dice una cosa coraggiosa»: «Ama e fai ciò che vuoi».
«In ogni epoca della storia della Chiesa, ad ogni latitudine della geografia del mondo, i santi appartengono a tutte le età e ad ogni stato di vita, sono volti concreti di ogni popolo, lingua e nazione».
Al termine dell’udienza generale Benedetto XVI ha ricevuto una copia di YouCat, il catechismo per i giovani pubblicato in preparazione della Gmg di Madrid del prossimo agosto, e ne ha provato anche l’applicazione elettronica. Ha anche ricevuto dalle mani dell’autrice una copia di ‘Compagni di viaggio-Interviste al volo con Giovanni Paolo II’, che Angela Ambrogetti ha dedicato al futuro beato.
 

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