Giustizia Quotidiana

Voto di scambio: via libera Camera con 280 sì, torna al Senato

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Diverse le assenze tra i banchi della maggioranza al momento del voto sulle modifiche all'articolo 416 ter del codice penale. I voti favorevoli, infatti, sono stati 280, mentre M5s e Lega insieme contano 343 parlamentari. Nei 280 voti favorevoli, tuttavia, vanno considerati anche i voti di Fratelli d'Italia. In particolare, sono circa una trentina i deputati della Lega che non hanno votato, tra quelli in missione e le assenze 'non giustificate'.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, scrive su Facebook che «la Camera ha approvato la proposta di legge del Movimento cinque stelle per contrastare il voto di scambio politico-mafioso. Il provvedimento modifica l'articolo 416 ter del codice penale e inasprisce le pene nei confronti di quei politici che scendono a patti con la criminalità organizzata in cambio di voti, di una poltrona e del potere. E' una legge di cui andiamo orgogliosi», aggiunge l'esponente del governo, «che tutela il rispetto della democrazia e del diritto di voto dei cittadini. Con noi la mafia rimane fuori dallo Stato. Il M5s si e' sempre battuto per dare al paese istituzioni pulite, libere da corrotti, impresentabili e mafiosi. Oggi, con l'approvazione alla Camera di questa legge, ribadiamo chiaramente che chi amministra la cosa pubblica non può siglare accordi inconfessabili con le associazioni mafiose. Ora – conclude Fraccaro – il provvedimento andrà al Senato per l'approvazione definitiva. La politica deve tornare a rispondere esclusivamente ai cittadini che scelgono legittimamente i loro rappresentanti. E' un ulteriore tassello della nostra rivoluzione culturale per costruire un paese migliore».

Dall'opposizione interviene il deputato di Forza Italia Francesco Paolo Sisto annunciando in Aula il voto contrario del gruppo azzurro alla proposta di legge sul voto di scambio politico-mafioso: «Nessuno si è reso conto che questa è una norma penale incriminatrice e come tale soggetta a regole precise e a principi costituzionali. C'è un disturbo della personalità politico-parlamentare in quest'Aula che meriterebbe l'intervento di uno psichiatra parlamentare. Non stiamo scrivendo una filastrocca, basta un calcolo aritmetico per rendersi conto che la pena per il reato di voto scambio sarà più grave di quella prevista per chi è mafioso».  «Questo governo -ha proseguito- ha messo la Costituzione in liquidazione e ora vuole trasformare il codice penale in un terreno di scorribande elettorali. Non si può contrabbandare come lotta alla mafia e amore per il Paese un provvedimento che non sta né in cielo né in terra: con queste norme non si combatte la mafia, così la si fa sorridere. Misure come questa sono il frutto dell'interesse a portare avanti un ballo che vede i componenti del governo danzare su ritmi diversi ma, per cinica convenienza, insieme».

 

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