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Interviene così, nel dibattito sul cantiere Pdl, il presidente nazionale dei Club della Libertà Mario Valducci.
In un’intervista rilasciata ad Affaritaliani.it, il responsabile enti locali del Popolo della Libertà sottolinea: “Lo slogan è stare tra la gente e non possiamo farlo soltanto durante le campagne elettorali”.
“Noi siamo scesi in campo al fianco di Berlusconi – afferma Valducci – per innovare la politica e non per sostituirci agli altri che c’erano prima e rifare lo stesso tipo di partiti. Non dobbiamo ripercorrere la strada del partito novecentesco, invece, oggi come oggi, noi siamo incamminati proprio su quel percorso”.
“Il problema – prosegue – non è quello dei tre coordinatori nazionali. Il problema è se lo statuto del Pdl è da partito del Novecento, quando c’era il Muro di Berlino, oppure se è uno statuto da partito del terzo millennio, dove ci sono internet e i social network. Leggetelo e poi datevi una risposta”.
Poi chiarisce l’obiettivo primario dei suoi club: “Portare avanti il progetto politico di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, che è quello non di galleggiare ma di cambiare l’Italia. Sul serio e non a chiacchiere”.