In occasione della presentazione del bilancio del suo mandato, che scadrà nel 2019, Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell'Accademia, ha reso noto che l'uso illecito a fini commerciali dell'immagine del David ha portato 50.000 euro di sanzioni, pagate dai trasgressori, nelle casse della Galleria dell'Accademia, il museo fiorentino nel quale è custodito il capolavoro di Michelangelo. A tal proposito ricordiamo il caso di un'azienda produttrice di armi con sede nell'Illinois, che utilizzò il David di Michelangelo come testimonial per la campagna pubblicitaria del suo AR50A1, un fucile particolarmente sofisticato prodotto in America.
La Hollberg ha ricordato anche l'ordinanza del tribunale di Firenze del 2017 definendola «una vittoria epocale, un apripista a livello nazionale e internazionale» e aggiungendo che «Per la prima volta un bene culturale di un museo statale è stato messo sotto tutela consentendo di denunciare coloro che ne sfruttano l'immagine a fini commerciali senza le dovute autorizzazioni».
La direttrice della Galleria dell’Accademia ha rivendicato anche la realizzazione del piano di rendicontazione delle mostre fatte che ha permesso di calcolare l'introito di tre esposizioni realizzate tra il 2015 e il 2018: “Carlo Portelli. Pittore eccentrico tra Rosso fiorentino e Vasari”, “Giovanni Dal Ponte. Protagonista dell'umanesimo tardogotico fiorentino”, “Tessuto e ricchezza a Firenze nel trecento. Lana, seta, pittura”. L’utile è stato calcolato in un milione di euro circa.