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Unicef Generation: dal 29 al 31 marzo a Piazza del Popolo per celebrare i 30 anni della Convenzione sui diritti dell’infanzia dell’adolescenza

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È nel cuore di Roma che l’Unicef ha deciso di celebrare i 30 anni della Convenzione sui diritti dell’infanzia. La struttura, allestita a Piazza del Popolo potrà ospitare, nell’Arena e nei laboratori, più di 300 persone, che avranno la possibilità di assistere e partecipare a dibattiti, incontri, presentazioni di libri e film, laboratori creativi e spazi di gioco per bambini e adulti. Tutto studiato per permettere ai visitatori di conoscere più da vicino il lavoro che l’Unicef conduce quotidianamente in 190 Paesi del mondo.

Per Francesco Samenga, presidente dell’Unicef Italia, l’evento sarà occasione di confronto e dialogo su tematiche attuali che avranno come protagonisti futuri i bambini e gli adolescenti di oggi, con l’obiettivo di superare stereotipi e luoghi comuni.

Coglie l’occasione per ricordare come la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti nel novembre del 1989, sia il trattato più ratificato della storia (firmato da ben 196 Stati), con lo scopo di riconoscere e garantire i diritti umani fondamentali a bambini e bambine. Diritti che, oggi più che mai, non devono essere dati per scontati e che l’Unicef si impegna a salvaguardare con ogni mezzo a sua disposizione.

Rientra in quest’ottica la firma –datata 8 marzo 2019- del nuovo Protocollo d’intesa tra Unicef Italia e la Procura della Repubblica, presso il Tribunale per i minorenni di Sassari, per la costituzione dell’Osservatorio permanente sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, con lo scopo di comprendere i bisogni di bambini e ragazzi per sostenere al meglio le loro potenzialità.

«Nell'anno in cui celebriamo il trentennale della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per noi dell’UNICEF è di particolare importanza l’istituzione di quest’osservatorio.» Ha dichiarato la dottoressa Elena Maria Grazia Pitzorno, Procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Sassari. «(…) La firma del Protocollo rappresenta oggi un momento di grande soddisfazione, nell’ottica di adottare un piano di comportamento idoneo a garantire, fin dalla nascita, la tutela e salvaguardia dei diritti del bambino e della mamma se minorenne di qualsiasi nazionalità».

Un’iniziativa importante volta ad assicurare un percorso protetto oltreché per i bambini italiani in situazione di vulnerabilità, anche per quelli nati da donne migranti sbarcate in Italia e accolti nella provincia per scongiurare il rischio che molti di essi possano essere “invisibili”, e quindi più esposti alla possibilità di diventare vittime di tratta.

 

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