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Un tuffo al centro della terra

Siamo già ai primi di settembre e il tanto desiderato fresco non arriva. Chi è tornato in città dalle vacanze percepisce di nuovo la soffocante sensazione di vivere dentro un forno gigantesco. Chi ha la fortuna di trovarsi ancora al mare, invece, gambe a mollo e testa sempre bagnata per sopravvivere alla calura. Come alternativa a tutto ciò, per finire in bellezza quest’estate duemilanove, perché non prendersi un weekend di libertà e dedicarsi alla speleologia sportiva?
L’Italia è un paese ricchissimo di anfratti naturali, dovuti a svariati fenomeni carsici e la speleologia è il modo più divertente ed adrenalinico per assaporare la vista di paesaggi riservati a pochi. Basta rivolgersi a quelle associazioni locali, sempre presenti nei posti di montagna (ad esempio in Abruzzo), che offrono diversi pacchetti per sport estremi, fra cui, per l’appunto, esplorazioni di grotte sotterranee da parte di gruppi ristretti di persone, sotto la guida di un esperto speleologo, graduate secondo il livello di difficoltà. Se le più facili prevedono passeggiate in cunicoli stretti con l’aiuto di torce a pile o all’acetilene, le più difficili, e ovviamente le più entusiasmanti, hanno percorsi che comportano l’utilizzo di corde per saltare da un punto all’altro, tuffi da un’altezza anche di 5 metri, tratti sott’acqua con l’aiuto di respiratori, tobogan, scivoli e cascate naturali da cui gettarsi, funi e moschettoni per risalire i picchi più ardui.
Sconsigliato a chi soffre di cuore, di vertigini o di claustrofobia, si tratta di un’esperienza indimenticabile, che ti fa vivere la sensazione di essere al centro della terra, in ambienti dalla temperatura stabile intorno ai dieci gradi. Paura di strane presenze? Non c’è alcun pericolo di incontrare animali: solo in prossimità dell’esterno è possibile scorgere stormi di pipistrelli sonnacchiosi, ma più ci si addentra e più diminuisce la fauna e la flora, lasciando terreno solo a microscopiche forme di vita.
L’attrezzatura è fornita dalla guida stessa e, di solito, si tratta di una muta per proteggere dal freddo e dall’umidità, senza fronzoli o orpelli, per evitare di rimanere incastrati in qualche discesa. Necessario, invece, il casco, per evitare traumi in caso di cadute. Le precauzioni non sono mai troppe, si dice, ma non si tratta di uno sport pericoloso, tant’è vero che nei percorsi facili è consentito portare anche i bambini. Oltre ad essere uno sport ludico, infatti, la speleologia è anche educativa. Fa sviluppare lo spirito di squadra, la conoscenza dell’ecosistema sotterraneo e il rispetto dell’ambiente. Prezzo: dai 35 ai 55 euro, a seconda della difficoltà.

 

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