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Ucraina sotto attacco. Putin: «Ho deciso di condurre un’operazione militare»

Scritto da vocealta

All’alba, Putin annuncia in tv la decisione di avviare «operazione militare speciale» contro l’Ucraina. Poi è scattato l’attacco: forti esplosioni a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto.

Il discorso è andato in onda sulla televisione pubblica proprio mentre si riuniva il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.«Ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, con l’approvazione del Consiglio della Federazione, ho deciso di condurre un’operazione militare speciale», ha annunciato il presidente Vladimir Putin, poco prima delle 6 del mattino a Mosca.

Il presidente russo ha poi spiegato che «un ulteriore allargamento della Nato ad est è inaccettabile» e che quelli dell’Alleanza atlantica sono «comportamenti immorali». Inoltre, ha chiarito che «non è nei piani della Russia l’occupazione dell’Ucraina». Poi ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi. «Deponete le armi e potrete tornare a casa in sicurezza. Ogni responsabilità dello spargimento di sangue ricadrà sul regime di Kiev».

Putin ha anche minacciato ritorsioni per le eventuali intromissioni esterne. «Per tutti coloro che dall’esterno cercheranno di interferire: la risposta della Russia porterà a conseguenze che non avete mai sperimentato». Poi ha aggiunto con tono perentorio, «Nessuno dovrebbe avere dubbi sul fatto che un attacco diretto alla Russia porterà alla sconfitta e alle terribili conseguenze per un potenziale aggressore».

L’obiettivo annunciato da Mosca è di «difendere le persone vittime degli abusi e del genocidio commesso dal regime di Kiev». Putin ha dichiarato che l’operazione militare ha lo scopo «la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina e di assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini della Federazione Russa». «Le nostre azioni sono un’autodifesa contro le minacce», ha aggiunto.

Secondo la presidenza ucraina, «più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi», Kiev ha fatto sapere di avere abbattuto cinque aerei e un elicottero russi e di avere «ucciso 50 occupanti». Il ministero della difesa russo invece ha dichiarato: «Annientate le difese aeree» ucraine, ma sono presenti «vittime civili nel Donbass». Le forze russe sarebbero entrate in Ucraina da più punti della frontiera, anche da Bielorussia e Crimea, con in blindati contrassegnanti dal marchio “Z”. Il presidente bielorusso Lukashenko ha dichiarato, invece, che l’esercito bielorusso non sta partecipando all’invasione russa dell’Ucraina.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato chiuse le relazioni diplomatiche tra l’Ucraina la Russia e ha lanciato un appello affinché i cittadini ucraini donino il sangue, «ne hanno bisogno i militari feriti», ha detto. Si è rivolto poi anche ai datori di lavoro, chiedendo loro di prendersi cura dei dipendenti e di assicurare che le forniture non siano interrotte.

«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora», queste le parole del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, dopo l’annuncio dell’operazione militare della Russia. «Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione», ha poi aggiunto Kuleba.

L’Ucraina impone la legge marziale nel paese, secondo quanto ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky. «State calmi e state a casa», questa la richiesta ai cittadini da parte del presidente ucraino che invita tutti a non lasciarsi prendersi dal panico. L’operazione russa in corso in diverse città dell’Ucraina mira a «distruggere lo Stato ucraino, impadronirsi del suo territorio con la forza e stabilire un’occupazione», è quanto si legge in un comunicato del ministero degli Affari esteri ucraino. Kiev ha anche invitato la comunità internazionale ad agire immediatamente, perché «Solo azioni unite e forti possono fermare l’aggressione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin», aggiunge il ministero.

Le fonti presenti a Kiev hanno riferito che si stanno formando «lunghe file ai benzinai» e traffico nelle strade, specie in periferia dove è più intenso. Lunghe colonne di macchine, di fatto ferme, tutte in fila nel tentativo di uscire dalla città e cercare un rifugio sicuro temendo l’arrivo dell’esercito russo. 

La Lituania invece ha deciso di imporre lo stato di emergenza. «Oggi firmerò un decreto che impone lo stato di emergenza», ha detto il presidente Gitanas Naueda in una riunione del Consiglio di difesa nazionale, confermando che il Paese è pronto a «chiedere l’attivazione dell’articolo 4 della Nato» con cui si prevedono le consultazioni di emergenza se un membro dell’alleanza è minacciato.

L’Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha convocato questa mattina, su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio, Sergey Razov, Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana. Sequi – secondo fonti della Farnesina – ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del Governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale.

Ferma condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi: «L’attacco è  ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO – aggiunge – per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Il Commissario italiano Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato: «L’attacco russo non ha alcuna giustificazione. La responsabilità è del Cremlino che risponderà delle conseguenze di questo atto di guerra. In queste ore difficili l’Europa è vicina all’Ucraina».

Sulla stessa linea del premier anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: «L’operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici», ha scritto su Twitter.

«Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti, i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e deciso. Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza», questa la reazione del presidente americano Joe Biden dopo l’annuncio di Putin di condurre l’operazione militare in Ucraina. Gli Stati Uniti e gli alleati «imporranno sanzioni dure alla Russia. Continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione».

Il Regno Unito, la Francia e la Germania hanno ribadito la loro condanna verso l’azione militare intrapresa da Mosca in Ucraina.  Il primo ministro britannico, Boris Johnson si dichiara inorridito da questo «attacco ingiustificato», il presidente Vladimir Putin «ha scelto la strada del bagno di sangue e della distruzione», ha detto. Emmanuel Macron ha esortato la Russia a «terminare immediatamente le sue operazioni militari». Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso solidarietà nei confronti del popolo Ucraino, dichiarando l’azione russa «una violazione eclatante del diritto internazionale».

«Condanniamo fermamente l’attacco ingiustificato della Russia all’Ucraina. In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile», è quanto si legge da un tweet di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue.

In una dichiarazione alla stampa Ursula von der Leyen ha accusato Putin di aver portato la guerra in Europa. «Putin è responsabile di riportare la guerra in Europa. In queste ore buie, l’Unione europea è unita all’Ucraina e al suo popolo. Quello che stiamo affrontando è un atto di aggressione senza precedenti da parte della leadership russa contro un paese sovrano e indipendente. Ha ribadito inoltre che «L’Unione europea è con l’Ucraina e il suo popolo. Continueremo a sostenerli. L’Ucraina avrà la meglio».

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