Situazione critica per gli allevatori trentini. Coldiretti ha raccolto infatti le testimonianze dei pastori delle malghe e dei pascoli di montagna a proposito dei danni e dei rischi per la propria sicurezza e quella dei capi di bestiame causati da lupi e orsi.
Gli allevatori raccontano di come i predatori si spingano sino alle abitazioni oltre che ai campi e agli allevamenti per nutrirsi di pecore, vitelli, capre e asini, devastando le postazioni, le stalle e gli alverari.
Coldiretti ha per tanto presentato l’iniziativa #Stoconcappuccettorosso, riprendendo come mascotte la capretta Cappuccetto rosso sopravvissuta agli attacchi, esponendo striscioni e cartelli, mostrando le foto dei propri animali massacrati.
Tra le testimonianze e i commenti i pastori hanno detto: «i nostri animali non sono meno importanti di quelli selvatici», «agricoltura uguale presidio del territorio», «il Trentino e anche nostro», «senza l'uomo la montagna muore» e hanno infine ricordato che, se non si risolve il problema, il rischio d’abbandono di interi territori rischierà di diventare concreto, portando alla scomparsa della locale economia di montagna, con contraccolpi sia per il Made in Italy sia per il dissesto idrogeologico.