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Manovra: Conte, oggi la chiudiamo, è un impegno

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«Oggi pomeriggio ci vediamo e chiudiamo la Manovra, è un impegno». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo all'Ance, a Roma. E ha continuato affermando che «Diversamente da quanto anticipato negli scorsi giorni dagli organi di stampa, non sarà introdotto alcun aumento dell'imposta ipotecaria e catastale sui trasferimenti immobiliari soggetti all'imposta di registro sull'acquisto della 'prima casa'».

La bozza della manovra, tra gli altri interventi, prevede per gli straordinari delle forze di polizia 48 milioni di euro in più dal 2020, 2 milioni per gli straordinari dei vigili del fuoco. Lo si legge nella bozza della Manovra. Prorogato fino al 31 dicembre 2020, limitatamente ai servizi di vigilanza di siti e obiettivi sensibili, l'impiego di un contingente pari a 7.050 unità di personale delle forze armate nell'ambito dell'operazione Strade sicure. Autorizzata la spesa di 149.973.488 euro per l’anno 2020.

Per assicurare la partecipazione italiana dal 2020 al 2028 alla ricostituzione del Green climate fund, previsto dalla ratifica dell'accordo di Parigi, è autorizzata la spesa di 33 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e di 66 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028.

Intervenendo a un convegno sull’economia circolare il ministro dell’Economia e delle Finanza, Roberto Gualtieri, ha affermato che «Rilanciando quello strumento poderoso che si chiama Industria 4.0 abbiamo attaccato 420 milioni di credito d'imposta in tre anni per le aziende che investono in interventi a favore della sostenibilità e della circolarità dell'economia».

Queste, invece, le parole del ministro degli Esteri e leader M5S, Luigi Di Maio, ai cronisti in Senato, dopo l’informativa sulla Siria: «Sono contento che nella riunione di maggioranza di ieri si siano riviste alcune impostazioni di questa legge di bilancio che davano la percezione di andare a penalizzare ancora una volta il ceto medio italiano». Sulla Manovra «dobbiamo ancora sciogliere alcuni nodi. Non c'è ancora accordo sul regime forfaittario per le partite Iva». E ancora: «Oggi spero ci sia l'ultimo vertice di maggioranza per chiudere sulla legge bilancio ma dobbiamo ancora sciogliere delle intese come per esempio su Radio radicale: ci sono di nuovo 8 milioni di euro all'anno per 3 anni a una radio che ha già preso 150 milioni di euro. Quegli 8 milioni di euro all'anno diamoli ai terremotati».

Non si è fatta attendere la risposta del Pd: «Le dichiarazioni di Di Maio su Radio Radicale sono vergognose. I temi vanno affrontati con serietà e non si mischiano temi come quelli del diritto alla conoscenza e del pluralismo dell'informazione a quelli della vita e della sofferenza di persone come i terremotati, che non possono e non devono ogni volta essere strumentalizzate in modo becero per pura propaganda politica di fazione». Così, infatti, il senatore Pd Roberto Rampi. «Il ministro Di Maio ha molte questioni importanti di cui occuparsi e a cui farebbe bene dedicarsi interamente, lasciando a chi ha le competenze seguire altri temi», conclude il parlamentare dem.

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