Dopo i sold out delle precedenti, la terza settimana del ‘Roma Fringe Festival 2013’ si apre con presentazioni di libri, incontri a tema e diciotto spettacoli in scena destinati a coinvolgere ogni genere di pubblico. Una settimana che attraverso il teatro racconta la vera storia di Peppino Impastato (con «Dietro ai tuoi passi»), porta in scena uno spettacolo caldamente consigliato da Lina Wertmuller («Padroni delle Nostre Vite»).
E poi ancora l’ironia e il delirio scenico con «Big Biggi One Man Show» e «Microstorie», il flusso della bellezza da godersi senza sovrastrutture con «Il Protocollo» e «Finding Beauty», nuove storie d’amore e cronaca come «Lei gli direbbe» e «Cave Canem» e l’imperdibile «L’arte della Fuga», direttamente dalla Svizzera. Al Roma Fringe Festival arriva così il Teatro dell’impegno, ma anche della memoria, della risata e del ‘dolceamaro’. Achille Campanile rivive in «Riflessioni Postume», mentre Achille ed Elettra rimangono nell’immaginario collettivo con «Achille’s, how is a legend made» di Indipendent English Theatre e «(h)Elle».
La storia italiana, quella più nascosta e ‘segreta’ viene portata in scena da «I Fiori del Male» che si basa sugli atti del processo sul Banco Ambrosiano, mentre «The White Room» riporta il ricordo commosso dell’intramontabile Giulietta Masina. E ancora un delicato spettacolo sulla bulimia con «Io sono la Luna», le provocazioni sceniche di «My Name», l’assurdità Kafkiana in «Viaggio in un incubo», istruzioni ‘pulp’ in «Manuale Distruzione».