Politica

SPOT ENEL: QUELL’ENERGIA CHE NON DOBBIAMO IMPORTARE

“È vero l’Italia è da sempre un Paese particolare ed è su difetti e piccole manie che amiamo soffermarci quando parliamo del nostro Paese. È semplice: lo fanno tutti! Per una volta, una soltanto fate qualcosa di diverso. Provate a parlare di quell’Italia che sembra essere invisibile ma che esiste, quell’Italia creativa, appassionata, intraprendente. Quella capace di arrivare lontano. Per una volta non parlate di debolezza, parlate di energia: sarà bello scoprire che parlate di voi!”.
Sarà capitato a molti di ascoltare queste parole pronunciate da una voce calda e profonda, la “voce fuori campo” dello spot realizzato da Enel per il 150esimo anniversario dell’Unità nazionale. Uno spot forte e audace ma anche vibrante e lungimirante, il cui messaggio abbiamo voluto fermare perché potesse essere arrivare a chi non ha avuto il piacere di vederlo in onda. Siamo infatti convinti che questa campagna, più di altre, abbia interpretato appieno lo spirito di questa ricorrenza. Quel 17 marzo, che abbiamo voluto festeggiare e celebrare,  aveva il compito di costringerci a fermarci per capire da dove ripartire, prima di buttarci a capofitto sul domani.  È necessario ricordare e ribadire che l’Italia non è quel Paese di cui ci lamentiamo sempre e di cui quasi ci vergogniamo. C’è un’altra Italia “perbene”, che lavora e che vorrebbe poter pensare ad un Paese migliore per le prossime generazioni. C’è un’altra Italia che non aspetta la crisi o la tragedia per unire le forze e provare a fare di più, che è sicura di poter cancellare quel non-sentimento pressapochista e noncurante che pervade il nostro popolo. Nulla di straordinario, bensì l’ordinarietà e la quotidianietà su cui dobbiamo costruire il nostro futuro.  

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