Nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013, oggi, alle ore 18.00, presso la Chiesa di S.Lio di Venezia (Campo S.Lio, Castello), viene inaugurata l’installazione “Sfera 02.2” dell’artista ungherese Erik Mátrai.
Erik Mátrai è uno fra gli artisti di maggior talento della sua generazione. I suoi temi prediletti sono legati alla religione cristiana, alla sacralità e alla luce e trovano espressione nell’utilizzo di tecnologie moderne.
L’installazione presentata a Venezia è già stata allestita nel 2011 nella città ungherese di Eger ed é stata in questa occasione ripensata e riprogettata appositamente per la Chiesa San Lio.
Nello spazio interno e buio della chiesa, l’artista ha realizzato un emisfero costituito da punti luminosi creati da seicento pezzi di carta appesi al soffitto e illuminati da luce UV. Sotto l’emisfero sono posizionate due vasche di forma semicircolare riempite con uno strato d’acqua, quasi un pozzo scavato all’interno della chiesa che riflette i punti luminosi unificando l’emisfero reale e quello riflesso in una sfera intera nella quale il visitatore ha modo di entrare grazie al passaggio aperto tra le due vasche.
L’opera di Mátrai allestita nella Chiesa di S.Lio consiste in una installazione veramente d’effetto dove i tre elementi utilizzati, sfera, acqua e luce, assumono proprio a Venezia forti valori simbolici.
Interviene per l’inaugurazione Gábor GULYÁS, Commissario Nazionale ungherese per la Biennale di Venezia e addetto alla promozione dell’arte contemporanea ungherese presso il Ministero della Cultura. La mostra resta aperta al pubblico fino al 20 novembre 2013 (ore 10.00-18.00).
L’ingresso è gratuito.
