Il premio Nobel per l'Economia è stato assegnato al professore dell'Universita di Chicago Richard H. Taler, per il suo contributo agli studi di economia comportamentale. Nella motivazione dell'Accademia Reale svedese delle Scienze, che ha conferito il premio, si legge che l'innovazione di Thaler è stata quella di aver "inserito ipotesi psicologicamente realistiche nelle analisi del processo decisionale economico". Le sue ricerche hanno infatti evidenziato come razionalità limitata, preferenze sociali e mancanza di autocontrollo "influenzino sistematicamente le decisioni individuali e gli esiti del mercato".
Oltre che la teoria della contabilità mentale, secondo la quale le persone valutano di più l'impatto immediato di ogni singola decisione piuttosto che il suo effetto complessivo, il lavoro di Thaler ha portato anche all'elaborazione della teoria del nudge ("pungolo"). La teoria, descritta nel libro "La spinta gentile" pubblicato nel 2008 e scritto con Cass Sunstein, dimostra come politiche pubbliche e provvedimenti possono essere elaborati in modo da orientare la libertà delle persone senza limitarla (il cosiddetto "paternalismo liberatrio").
"Spenderò il premio (ndr, 9 milioni di corone svedesi, pari a circa 950 mila euro) nel modo più irrazionale possibile", ha commentato il professore.