Il 24° rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia ha confrontato le città italiane sulla base di 16 parametri, divisi nelle macroaree Aria, Acqua, Rifiuti, Energie rinnovabili, Mobilità e Ambiente urbano. L’edizione di quest’anno ha assegnato dei bonus alle città che hanno adottato politiche innovative nel recupero nella gestione delle acque, nella gestione dei rifiuti, nell’efficienza della gestione del trasporto pubblico e nella cosiddetta mobilità nuova, legata all’alto tasso di spostamenti in bicicletta e alla riduzione degli spostamenti in auto. Nonostante le modifiche introdotte, la top 10 è rimasta invariata rispetto a quella del dossier dello scorso anno, con la differenza di Cuneo e Savona, che sono state sostituite da Pordenone e Treviso. Mantova è al primo posto, seguita subito dopo da Trento-Bolzano e Parma.
Nonostante ciò, anche le città positive non sono "ideali", dal momento che non riescono a ottenere una buona performance in tutti i parametri presi in considerazione. È Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente, a descrivere la città ideale: "Nella città che vorrei i cittadini fanno la raccolta differenziata dei rifiuti come a Mantova, l’aria è pulita come a Bolzano, la mobilità è sharing come a Milano, le biciclette si muovono in sicurezza come a Pesaro, si risparmia acqua come a Pordenone e l’energia viene prodotta con il solare come a Bologna". Il consiglio che Muroni dà agli amministratori è quello di copiare le pratiche che si sono rivelate esperienze positive, maturate in questi anni nelle città italiane. "Sono replicabili ed esportabili, e soprattutto funzionano", ha scritto nel suo commento al dossier. Per Muroni, il tema da affrontare con più urgenza è quello della qualità dell'aria: "ai sindaci chiediamo di abbandonare atteggiamenti lassisti e di far diventare il tema della qualità dell’aria davvero una priorità, altrimenti continueremo a condannare i cittadini italiani a respirare sostanze dannose per la salute".