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Querentin Tarantino annuncia il suo decimo, e ultimo, film

Scritto da vocealta

Querentin Tarantino è uno dei registi più controversi e riconoscibili della sua generazione. Con una serie di film violenti e iconici, Tarantino ha fatto del suo stile un marchio di fabbrica, spesso polarizzando il pubblico con la sua enfasi sulla violenza e sulla cultura pop. Nonostante ciò, non si può negare l’influenza che ha avuto sul cinema moderno, sia come regista che come sceneggiatore.

Con 30 anni di carriera alle spalle, film come “Pulp Fiction”, “Kill Bill” e “Django Unchained” hanno segnato la storia del cinema, tuttavia il suo successo come regista non è dovuto al numero di film che ha fatto, bensì alla sua abilità di creare storie indimenticabili con personaggi iconici e dialoghi taglienti.

Infatti, molti ritengono che il suo successo sia proprio nella scelta di dirigere pochi film che rispecchiano perfettamente la sua visione. Questo gli ha consentito di garantire che ogni film fosse fedele alla sua versione originale senza compromessi e che potesse dedicare la massima attenzione ai dettagli. Ciò gli ha permesso di creare un’esperienza unica per gli spettatori, ogni volta che si è presentato sul grande schermo.

Così Tarantino ha deciso di concludere la sua attività da regista con il suo decimo e ultimo film, che ha annunciato al The Hollywood Reporter con il titolo provvisorio di “The Film Critic”. Il progetto è ancora un embrione, quindi il regista non ha comunicato molti dettagli riguardanti la trama o i personaggi. Tuttavia ha ammesso in diverse interviste che sarà ambientato negli anni ’70, andando così a continuare il percorso cinematografico iniziato con il suo ultimo film “C’era una volta a Hollywood”, ambientato nel 1969.

Un altro dettaglio noto è la presenza di una protagonista femminile che, data l’epoca e il soggetto, molti hanno pensato essere ispirata alla critica cinematografica Pauline Kael, una figura per la quale Tarantino ha espresso molte volte la sua ammirazione.

L’iconico regista ha dunque deciso di chiudere la sua decade cinematografica, forse aspirando alla vittoria degli oscar per la miglior regia o miglior film, che, nonostante le nomination, non ha mai vinto, concludendo dunque la sua carriera segnando la storia.

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