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Prima grana del nuovo Pd: Rutelli dentro o fuori?

“Con Casini, ma non subito e non solo”.
Parole e musica di Francesco Rutelli, che guastano sul nascere la festa del Pd e quel clima di fiducia scaturito dalle primarie e dall’inizio dell’era Bersani.
Una delle sfide più importanti per il nuovo segretario è proprio quella di evitare dolorose divisioni e rafforzare l’unità del partito.
La dichiarazione dell’ex sindaco di Roma, quindi, non aiuta certo a rasserenare gli animi.
L’intenzione di creare un nuovo progetto con l’Udc di Casini è stata comunque resa nota in un’intervista rilasciata a Bruno Vespa alcune settimane fa, per il nuovo libro del giornalista “Donne di cuori”. Le cui anticipazioni sono state diffuse, procurando parecchio rumore, nella giornata di ieri.
Per tale motivo, Rutelli ha voluto precisare, tramite una nota ufficiale, che le dichiarazioni non sono attuali: “La loro divulgazione nella data di oggi potrebbe, dunque, trarre in inganno, poiché le anticipazioni riferiscono solo parzialmente le opinioni di Rutelli che si esprimerà sulle primarie del Pd e sui propri orientamenti in occasione della presentazione del suo libro, ‘La svolta’, domani (ovvero oggi) a Milano”.
A breve quindi scopriremo come andrà a finire e quali nuovi scenari potrebbero aprirsi a sinistra.
Ma con Vespa, l’attuale Presidente del Copasir, si era comunque lasciato scappare un giudizio piuttosto severo e netto. “In questi due anni il Pd ha sprecato un patrimonio anziché costruirne uno nuovo. Avremmo dovuto cambiare terreno di gioco, allenatore, squadre, pallone, modulo tattico, perfino i tifosi… E invece non è cambiato niente”,
E ancora: “Per riparare, il Pd si sbilancia a sinistra, e così peggiora la situazione, si isola. Una scelta ancora più assurda nel momento in cui il centrodestra si sbilancia a destra a favore di Bossi, Fini è in grandissima difficoltà e il terreno competitivo diventa quello moderato”.
Da Prato, sempre ieri,  Bersani ha provato a ricomporre i cocci tentando a diffondere ottimismo: “Non credo che qualcuno voglia sottrarsi a questa sfida, penso che la prova di ieri sia stata inequivocabile. Abbiamo avuto una spinta e un incoraggiamento formidabile e inaspettato, mi pare indiscutibile che chi ha partecipato alle primarie ha fiducia nel progetto del Pd che è un partito nuovo e non un partito vecchio”.
Basterà a convincere Francesco Rutelli?

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