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Post-Covid e Movida, proposta dem per “Assistenti Civici” bocciata da maggioranza e opposizione

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La riapertura del paese post Covid-19 sta mettendo in generale in vista comportamenti poco prudenti presso larghe fasce della popolazione. In mancanza di senso civico risulta difficile prendere provvedimenti, che spesso non sono comunque condivisi.

Ne è esempio quello degli “assistenti civici” al servizio dei Comuni in pettorina blu proposto dal ministro degli Affari Regionale, Francesco Boccia (PD) e dal presidente dell’ANCI e sindaco di Bari, Antonio Decaro. Nonostante la proposta provenga da importanti rappresentanti del Partito Democratico, questa non solo trova il muro delle opposizioni ma anche degli stessi alleati di governo.

Per il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese (indipendente), il problema risiede su quale forza statale dovrà prendersi la gestione delle “pettorine blu”, poiché questi «non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio». 

Il viceministro allo Sviluppo economico e rappresentante del Movimento 5 Stelle, Stefano Buffagni, ha dichiarato: Assistenti civici, per me no. Con il Movimento questa proposta non è stata condivisa e non la vogliamo. Noi siamo al governo per fare il bene dei cittadini nonostante le tante difficoltà. Basta sparate». Posizione condivisa nel partito dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Gianluca Castaldi, che chiarisce che «la fuga in avanti di Boccia sugli “assistenti civici” non mi convince e non convince il M5s. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico un passo indietro del ministro e un confronto con tutta la maggioranza».

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato: «Boh, solo a me sembra una follia finalizzata ad avere visibilità? Non sarebbe meglio valorizzare di più il terzo settore e il servizio civile?».

Dalle opposizioni per la Lega invece Matteo Salvini ha dichiarato: «Che strana la sinistra italiana. Da sempre contro le “ronde” di cittadini disarmati per controllare parchi giochi e quartieri dove giocano i nostri figli, adesso con la scusa del virus inventa “assistenti civici” per controllare cosa fanno gli Italiani. Mi pare che si stia esagerando». Critici anche in Fratelli d’Italia, mentre in Forza Italia Anna Maria Bernini ha commentato che «ci mancano solo le guardie rosse del ministro Boccia per completare la deriva autoritaria di questo governo». 

Carlo Calenda, leader di Azione, definisce quella degli assistenti civici una «proposta ebete e scellerata» ed inaccettabili, mentre +Europa (con radicali e repubblicani) la definisce un’idea «orwelliana». Non si rilevano particolari opposizioni presso il Partito Socialista e Democrazia Solidale, bocciata invece da Liberi e Uguali e Partito Comunista.

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